"flask"
Fiasca in faïence blu, di produzione egizia. Corpo discoidale dal profilo simmetrico, con due facce convesse piuttosto rigonfie e collo cilindrico allungato, distinto all’imboccatura. Presenta due passanti anulari ai lati del collo, configurati a protome di antilope, destinati ad alloggiare la cordicella per la sospensione. Inquadrabile nel gruppo B di Albanese Procelli, è diffuso nel Vicino Oriente e in area levantina e cipriota. Presenta un’incisione che delimita la scanalatura perimetrale delle due facce e una decorazione a cordonature concentriche sotto il collo, con diversi motivi geometrici su entrambi i lati (triangolini, linee verticali, triglifi e metope), a probabile imitazione degli originari contenitori per liquidi da viaggio in corda o vimini. Sui due lati del disco sono presenti iscrizioni di augurio per il nuovo anno in lingua egiziana. Il pezzo si data tra il 625 e il 550 a.C.
L. A.
Il pezzo fu rinvenuto nel 1839 nella cd. tomba di Iside di Vulci durante gli scavi di Lucien Bonaparte. Nel 1843 fu acquisito da E. Braun e poi venduto al British Museum nel 1850.
S. Haynes, The‘Isis-Tomb’: do its contents form a consistent group?, in: A. Neppi Modona (a cura di), La civiltà di Vulci e la sua espansione. Atti del X Convegno di studi etruschi ed italici, Firenze 1977, pp. 17-29.
R. M. Albanese Procelli, Pilgrim Flasks dalla Sicilia, in E. Herring, I. Lemos, F. Lo Schiavo, L. Vagnetti, R. Whitehouse, J. Wilkins (a cura di), Across Frontiers. Papers in Honour of David Ridgway and Francesca R. Serra Ridgway, Specialist Studies on the Mediterranean 6. Accordia Research Institute, London 2006, pp. 111–125.