"Ago crinale"
Ago in avorio o in bronzo. Ottimo stato di conservazione. Noto esclusivamente dalle fonti archivistiche. Ago con estremità appuntita e testa decorata mediante due fasce a rilievo, che definiscono due aree rispettivamente a forma ovale e a forma troncoconica desinente a stella. Sulla base del contesto, è possibile proporre una datazione nella seconda metà del IV secolo a.C.
A.S.
Nel corso delle campagne di scavo degli anni 1831-1833, è noto che venne scavata una tomba al cui interno fu rinvenuta la cista con amazzonomachia in rilievo. La cista contenente due aghi crinali, uno in osso (o d’avorio) e l’altro in bronzo, due pettini di osso (o di metallo), due coppe di vetro, due pissidi di materiale non specificato e una spatolina, e, forse, uno specchio, si trovava entro una nicchia ricavata su una delle pareti della camera.
S. Bruni, Alessandro François, i fratelli Candelori e la scoperta dell’anfora di Exechias donata a Gregorio XVI, in Chroniques vulciennes, 1. De l’âge d’or des fouilles à la création du service de tutelle des monuments, Roma 2023, pp. 43-65.
M. Franceschini, P. P. Pasieka, “Recently imported from Italy”. Disiecta membra dagli scavi della famiglia Campanari e dalle relative aste sul mercato antiquario londinese, in Chroniques vulciennes, 1. De l’âge d’or des fouilles à la création du service de tutelle des monuments, Roma 2023, pp. 67-83.