Busto femminile in bronzo
Busto femminile, composto da nove lamine saldate, che poggia su una base emisferica lavorata a sbalzo e decorata con una teoria di 5 figure incedenti verso sinistra (un capro, un grifone, una sfinge, un leone, un quadrupede). La capigliatura presenta bande ondulate sulla fronte e una serie di trecce sulle spalle realizzate a sbalzo e incisione, mentre due ciocche plastiche scendono ai lati della testa. Il volto massiccio ha zigomi sporgenti e mascelle pronunciate, occhi a mandorla e bocca segnata orizzontalmente. Un alto collare con decorazione incisa scende sul torso. La mano e il braccio sinistro sono piegate sul petto, l’altro braccio doveva sporgere dal busto e reggere con la mano un volatile in bronzo con tracce di rivestimento in foglia d’oro. Si data intorno al 600 a.C.
A.N.
Il busto, rinvenuto in frammenti nel 1839 nella cd. tomba di Iside di Vulci durante gli scavi di Luciano Bonaparte, fu ricomposto dopo la scoperta. Successivamente fu acquisita nel 1844 da E. Braun e poi venduta al British Museum nel 1850.
M. Cristofani, I bronzi degli Etruschi, Novara 1985, pp. 289-290 n. 111.