add_action( 'wp_footer', function() { ?>

SASSOCORVARO, 10 GIUGNO – Va a Jacopo Tabolli, l’archeologo che ha scoperto le sculture di bronzo di San Casciano dei Bagni, uno dei Premi Rotondi 2023 per i Salvatori dell’Arte. Con la sua equipe internazionale, l’etruscologo, docente all’Università per stranieri di Siena, e’ autore del “il più grande ritrovamento archeologico dopo i Bronzi di Riace”, si afferma nella motivazione.

Il premio prende il nome dal Soprintendente di Urbino Pasquale Rotondi, responsabile dell’Operazione Salvataggio dei principali capolavori dell’arte italiana (7.821 pezzi, inclusi quelli delle Marche, secondo il recente conteggio finale effettuato dalla storica Anna Melograni) nel Montefeltro marchigiano durante la Seconda Guerra mondiale. In un breve video diffuso dagli amministratori, Tabolli definisce quello di San Casciano dei Bagni “un progetto che ha alla sua base l’archeologia civica”, evocando cosi’ il ruolo del Comune toscano che fin dall’inizio ha abbracciato il lavoro degli archeologi.

“Siamo felici di regalare all’Italia questa scoperta”, ha detto la sindaco Agnese Carletti, auspicando che le statue del santuario “rappresentino una opportunita’ di rinascita per questo piccolo paese di 1.600 abitanti”. I reperti di San Casciano, dopo una mostra al Quirinale, torneranno a casa in un palazzo acquistato per loro dal Ministero della Cultura che diventera’ Museo Nazionale.

Il premio Rotondi, assegnato dal 1997 e suddiviso in varie sezioni, ogni anno viene attribuito a personaggi che si sono distinti per “esemplari azioni di salvataggio del patrimonio artistico”.