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Il Parco Naturalistico Archeologico di Vulci si trova a Montalto di Castro, nel viterbese, nel cuore della Tuscia. Non solo è una meta d’obbligo per gli amanti della raffinata civiltà etrusca, ma anche dalle famiglie che – soprattutto con la bella stagione – vogliono godersi una passeggiata tra le meraviglie delle bellezze naturalistiche del luogo.

Nel parco è infatti possibile ammirare gli scavi archeologici dell’antica necropoli etrusco-romana di Vulci, i reperti esposti nel Museo Nazionale Archeologico e al tempo stesso perdere lo sguardo nella bellezza della natura incontaminata con il canyon formato dalla scura roccia vulcanica scolpita dalle acque del fiume Fiora. Senza dimenticare l’atmosfera sospesa del Ponte della Badia, che insieme al “Ponte Rotto” costituiva uno dei transiti “obbligati” per giungere a Vulci.

Scoperte tre urne cinerarie della prima Età del Ferro

Una terra di grandi scoperte con reperti archeologici che si trovano in tutti i più grandi musei del mondo, primo tra tutti il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia. E che non smette mai di regalare emozioni e importanti ritrovamenti. Così dopo la recente scoperta della tomba del “bambino guerriero” etrusco dell’estate 2020, l’ultima campagna di scavo ha riportato alla luce tre urne cinerarie coperte da una ciotola e sigillate da una lastra di calcare, rinvenute in tre sepolture a “pozzetto” nell’area di scavo.