"Figure"
Alabastron fittile configurato a figura femminile seduta su una piccola panca, con la schiena dritta, le mani sulle ginocchia e i piedi vicini. I capelli sono lunghi e cadono sul retro in una folta massa di trecce a rilievo legate all’estremità. Sui capelli, le sopracciglia e le pupille si conservano tracce di colore viola scuro. Indossa una collana, da cui dovevano pendere elementi decorati in lamina d’oro; un chitone aderente, lungo fino alle caviglie, dorato sull’orlo inferiore e sui polsi; calzature alte con lacci. Al di sopra della testa è presente un’apertura, anch’essa originariamente dorata, che la configura come un vaso per profumi di stile rodio, resa inutilizzabile dalla base aperta. Del tutto simile al pezzo con inv. 1850,0227.53, ma di dimensioni maggiori, si data tra il 600 e il 575 a.C.
L.A.
Il pezzo fu rinvenuto nel 1839 nella cd. tomba di Iside di Vulci durante gli scavi di Lucien Bonaparte. Nello stesso anno venne visto da L. Urlichs e W. Abeken. Nel 1843 fu acquisito da E. Braun, poi venduto al British Museum nel 1850.
H. B. Walters, Catalogue of the terracottas in the Department of Greek and Roman antiquities, British Museum Publisher, Londra, 1903-2001, p. 148 cat. B458
S. Haynes, The ‘Isis-Tomb’: do its contents form a consistent group? in A. Neppi Modona (a cura di), La civiltà di Vulci e la sua espansione. Atti del X Convegno di studi etruschi ed italici, Firenze 1977, pp. 17-29