"Gold ring with embossed satyr masks: on carnelian intaglio, bird"
Anello in oro e corniola, con gemma raffigurante un uccello, datato agli inizi del V secolo a.C. La gemma centrale sembra essere sorretta da due maschere in forma di satiri eseguiti a sbalzo. Al centro è stato eseguito un lavoro di fino per quanto riguarda le decorazioni a volute e girali floreali.
C.M.P.
Rinvenuto nel 1832 durante gli scavi dei fratelli Campanari, in una tomba a Vulci della necropoli dell’Osteria, cd. Tumulo dei Guerrieri; acquistata dal barone Beugnot a Parigi nel 1834 fa parte della collezione di Rougemont de Löwenberg; dal 1930 sul mercato dell’arte in Europa; acquisita nel 1940 da Rosa Kraft, a Lugano, Svizzera, da Charles Albert de Burlet, a Basilea, Svizzera, per conto del MET.
Questo anello appartiene in realtà al corredo maschile del cd. Guerriero che identifica la tomba di Vulci. Il corredo era composto dall’anello in oro, un elmo, uno scudo in legno foderato di lamina bronzea, armi offensive volutamente spezzate deposte ai piedi del defunto, e due tripodi bronzei, uno si trova al Museo Gregoriano a Roma, e l’altro a Parigi. Il resto del corredo, per lo più bronzeo e costituito da vasellame, è stato smembrato e venduto a vari musei nel mondo, mentre l’anello è sempre stato venduto e comprato insieme alla parure femminile di oggetti in oro, appartenuti alla donna sepolta nella camera accanto a quella dell’uomo, probabilmente sua moglie.
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