"amphore"
Anfora attica a figure nere, attribuita al Pittore di Monaco 1519 (ultimo quarto VI a.C.). Un doppio fregio di palmette corre lungo tutta la circonferenza del collo. La parte superiore della spalla è invece bordata da un motivo a linguette. Sul lato A, sono raffigurati due guerrieri, verosimilmente identificabili con Aiace e Achille, seduti affrontati e intenti a giocare al cospetto della dea Atena stante tra di loro. Sul lato B, sono raffigurati dei guerrieri su una quadriga in corsa verso sinistra. A corredo delle due scene figurate compaiono, come riempitivi, delle palmette. La parte inferiore del vaso è decorata con un fregio di boccioli di loto, un motivo a meandro e una catena di denti di lupo, che diparte dal piede.
C.V.
L’anfora, rinvenuta a Vulci, fu donata nel 1874 tramite cessione ereditaria alla Bibliothèque nationale de France da Auguste Oppermann. Precedentemente aveva fatto parte della collezione privata di Beugnot Gustave Adolphe e del Principe di Canino.
O. Estiez, M. Jamain, P. Morantin, Homère. Sur les traces d’Ulysse, Paris 2006, pp.92-93, n. 51.
J.D. Beazley, Attic Black-Figure Vase-Painters, Oxford 1956, p. 395.9.
Corpus Vasorum Antiquorum: Paris, Bibliotheque Nationale 1, 32, pls. 43.3-6, 44.1.
A. De Ridder, Catalogue des vases peints de la Bibliothèque nationale, Paris 1901-1902, pp.147-148, n. 232.