"Amphora, neck"
Anfora attica a figure nere databile intorno al 550-500 a.C. Orlo, anse e piede verniciati. Il collo è decorato da una doppia catena di palmette al di sotto della quale corre un fregio a linguette. Sotto le anse si incrociano quattro palmette con boccioli di loto e puntino centrale. Sul lato A, Eracle in lotta contro il leone di Nemea, al cospetto di Hermes a destra e Iolao a sinistra. Sullo sfondo, su un albero sono appese la veste e le armi di Eracle (arco e faretra). Sul lato B, Eracle è rappresentato stante, al centro della scena, appoggiato alla clava e avvolto nella pelle leonina, di fronte alla dea Atena, elmata e con scudo rotondo. Dietro di lei, Ermes è raffigurato con il petasos e calzari alati, avvolto nel suo mantello. Dietro all’eroe, a sinistra, Ebe, vestita con un lungo peplo ed un mantello, nell’atto di porgere un segno di saluto. Nella parte inferiore del vaso, un fregio a meandro seguita da una catena di boccioli e denti di lupo.
C.D.
L’anfora, appartenente alla Collezione dei fratelli Candelori, fu acquistata nel 1831 dall’antiquario Martin von Wagner per conto del re Ludovico I di Baviera, ed entrò a far parte delle collezioni del museo di Monaco verso la metà dell’Ottocento.
Corpus Vasorum Antiquorum: Munich, Museum Antker Kleinkunst 8, pp. 47-48, pl. 1810-1811,1815, 392.1, 393.1-2, 397.2.
S. Angiolillo, Arte e cultura nell’Atene di Pisistrato e dei Pisistratidi, Bari 1997, p. 137, fig.75.