"amphore"
Anfora attica a figure nere, rinvenuta a Vulci e databile tra il 530 e il 520 a.C. La decorazione figurata si sviluppa, su entrambi i lati, entro uno spazio metopale che occupa oltre la metà della superficie del vaso. In alto le scene sono delimitate da un fregio di palmette e fiori di loto, mentre nella parte inferiore da una doppia linea rossa. Sul lato A, è raffigurata la partenza di un corteo. Una figura femminile e una figura virile salgono su un carro pronto a partire. Il carro è affiancato da un oplita armato di tutto punto, un anziano e il dio Ermes; davanti ai cavalli è raffigurata di profilo una figura femminile riccamente abbigliata. Sul lato B, è rappresentata la partenza di un guerriero. Dalla sinistra, una figura virile, vestita di solo himation e petaso, si appresta a salire sulla biga, reggendo due lance e le redini. Una figura femminile, affiancata al carro e con il viso rivolto verso il guerriero, solleva la mano in un gesto di saluto; davanti ai cavalli è raffigurato di profilo un oplita armato di tutto punto. Un motivo a denti di lupo diparte dal piede. Segni graffiti sotto il piede.
C.V.
L’anfora fu acquistata dal Musée du Louvre nel 1848. Precedentemente aveva fatto parte della collezione di Luciano Bonaparte, principe di Canino.