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Anfora attica a figure nere del Gruppo di Leagros

"Halsamfoor"

Provenienza: Vulci

Museo: Rijksmuseum van Oudheden

Città: Leiden

Oggetto: Anfora

Materiale: Ceramica

Classe: Attica a figure nere

Periodo: Età Arcaica 580-480 aC

Datazione: 510-500 a.C.

Attribuzione: Gruppo di Leagros

Iscrizione: Greca

Dimensione: H 42-42,5 cm; Ø orlo 17,8 cm

Numero Inventario: PC 49

Altro Inventario: Ex Canino 411; XVI45; XVI59

Data di Acquisizione: settembre 1839, acquisto del re Willem I dalla Collezione Bonaparte

Precedenti Collezioni: Collezione Bonaparte

Scena: Ilioupersis; mitica

Soggetto: Enea; Anchise; Creusa; Ascanio; donna; Sisifo; Persefone

Decorazione Accessoria: Doppie palmette; palmette; elementi floreali; boccioli di loto; linguette; punti; vite; raggi

BEAZLEY Archive: 302148

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Anfora (neck-amphora) attica a figure nere del Gruppo di Leagros (510-500 a.C.). Labbro, anse e piede verniciati. Integra.  Il collo è decorato con una catena di doppie palmette e fiori di loto per ogni lato, inquadrate entro linee orizzontali. La decorazione principale, che si sviluppa sul corpo, è delimitata da linguette verticali nere e rosse alternate, separate e incorniciate da una linea ondulata, che scendono dalla spalla, e da un motivo a raggiera che parte dal piede, sovrastato da una catena di boccioli di loto e punti, compresi  tra due linee orizzontali; sotto le anse, a dividere le raffigurazioni dei due lati, quattro palmette raccordate da elementi vegetali. Sul lato A, sono rappresentati Enea con il padre Anchise sulle spalle in fuga da Troia, entrambi con lance in mano, preceduti da Creusa e da un bambino, mentre un altro bambino li segue  (Ascanio?). Sul lato B, è raffigurato Sisifo durante la sua eterna punizione consistente nel dover rotolare un masso sulla cima di una collina, assistito da Persefone, seduta sotto un porticato dorico (presumibilmente il palazzo di Ade) nell’atto di osservare il penitente; la dea regge in mano rami di vite e fiori bianchi. La decorazione sovradipinta bianca e rossa evidenzia ulteriori dettagli del corpo, delle vesti e degli oggetti. Sotto al piede vi sono due o tre lettere graffite.

L.B.

Il vaso, proveniente dalla Collezione Bonaparte, fu acquistato dal re Willem I nel 1839.

J. D. Beazley, Attic Black-Figure Vase-Painters, Oxford, 1956, p. 371, n. 153.

J. D. Beazley, Paralipomena, Oxford 1971, p. 163.

M. F. Jongkees-Vos, Corpus Vasorum Antiquorum: Leiden, Rijksmuseum van Oudheden 1, Leiden 1972, p. 27, tavv. 33 (127), 51.11 (145), 53.1 (147).

T. H. Carpenter, T. Mannack, M. Mendonca, Beazley Addenda, 2nd edition, Oxford 1989, p. 99.

M. Recke, Gewalt und Leid. Das Bild des Krieges bei den Athenern im 6. und 5. Jh. v. Chr., Istanbul 2002, tav. 60B.

K. Kressirer, Das Greisenalter in der griechischen Antike. Untersuchung der Vasenbilder und Schriftquellen der archaischen und klassischen Zeit, Amburgo 2016, p. 837, n. 189.

Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae 7, tav. 564, SISYPHOS I9.

Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae 8, tav. 653, PERSEPHONE 284.

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