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Anfora attica a figure nere del Pittore Affettato

"Two-handled jar (amphora)"

Provenienza: Vulci (Provenienza attribuita)

Museo: Museum of Fine Arts

Città: Boston

Oggetto: Anfora

Materiale: Ceramica

Classe: Attica a figure nere

Periodo: Età Arcaica 580-480 aC

Datazione: 550-540 ac

Attribuzione: Pittore Affettato

Iscrizione: Lettera

Dimensione: H 47,2 cm; Ø 19,9 cm

Numero Inventario: 99.517

Data di Acquisizione: 1899, acquistato da Edward Perry Warren

Precedenti Collezioni: Collezione Luciano Bonaparte

Scena: Conversazione

Soggetto: Zeus, Ermes, giovane, uomo barbato, figura femminile, lepre, pantera, gallo, cane, pilastrino

Decorazione Accessoria: Catena di boccioli, baccelli, denti di lupo

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Anfora attica a figure nere a corpo globulare attribuita al Pittore Affettato, ceramografo attico operante intorno alla metà del VI secolo a.C. La decorazione figurata si articola su due registri che si sviluppano intorno al collo e sulla spalla del vaso. Sui due lati del collo dell’anfora si ripete la sequenza di tre figure, un giovane tra due uomini barbati, vestite di clamide con braccio sollevato. Al centro del registro principale è raffigurato Zeus seduto su uno trono al di sotto del quale sono rappresentati una pantera e una lepre. Il dio è impegnato in una conversazione con Ermes, riconoscibile dal caduceo e dagli stivaletti alati, cui segue una figura femminile con cerbiatto ai piedi. Dietro il trono seguono un giovinetto, un uomo barbato, un pilastrino che sorregge un’anforetta e una seconda figura femminile. La scena si ripete sull’altro lato della spalla con piccole variazioni: l’assenza del pilastrino e la presenza di gallo sotto il trono al posto della lepre. Un gruppo di tre figure di piccole dimensioni, uno con cane, decora lo spazio al di sotto delle anse. La base del collo dell’anfora è decorata da una fila di baccelli e una catena di boccioli mentre la parte inferiore del corpo è decorata da una doppia fila di boccioli e da denti di lupo. Sotto il piede del vaso è graffito un gruppo di segni.

M.B.

Stando alle notizie fornite da Edward Perry Warren l’anfora, prima di essere venduta al Museum of Fine Arts di Boston nel 1899, era stata acquistata dal mercante romano Lucchetti e proveniva, con ogni probabilità, dalla collezione privata di Luciano Bonaparte, principe di Canino. 

Corpus Vasorum Antiquorum: Boston, Mueseum of Fine Arts 1, 16-17, fig.23, pls. 22.1-2, 23.1-4.

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