"Halsamfoor met Triptolemos, wagen, Demeter, fakkel, Iris en kerykeion"
Anfora (neck-amphora) attica a figure rosse del Pittore di Niobidi (460-450 a.C.). Ricomposta con integrazioni. Su entrambi i lati del collo palmetta entro linee orizzontali. I campi figurati sono delimitati superiormente da linguette nere, mentre inferiormente da un motivo a meandro interrotto da croci entro quadrati; sotto ciascuna ansa doppia palmetta con girali. Sul lato A, Trittolemo seduto sul carro alato mentre regge nella mano sinistra uno scettro e nella destra una phiale, al cospetto di Demetra, che tiene con la mano destra un’oinochoe e con la sinistra una torcia. Sul lato B, un uomo barbato, forse un re, con uno scettro in mano, e Iride che gli si avvicina in volo con il caduceo in mano. La decorazione a vernice nera diluita evidenzia ulteriori dettagli dei corpi e degli oggetti. Linea a rilievo per i contorni e alcuni dettagli interni.
L.B.
Il vaso, proveniente dalla Collezione Bonaparte, fu acquistato dal re Willem I nel 1839.
J. D. Beazley, Attische Vasenmaler des rotfigurigen Stils, Tübingen 1925, p. 340, n. 38.
J. D. Beazley, Attic Red-Figure Vase-Painters, 2nd edition, Oxford 1963, p. 605, n. 59.
M. F. Jongkees-Vos, Corpus Vasorum Antiquorum: Leiden, Rijksmuseum van Oudheden 3, Leiden 1983, pp. 27-29, fig. 15, tav. 129 (223), 131.1-2 (225), 132.1-3 (226).
T. H. Carpenter, T. Mannack, M. Mendonca, Beazley Addenda, 2nd edition, Oxford 1989, p. 267.
N. Dietrich, Figur ohne Raum? Bäume und Felsen in der attischen Vasenmalerei des 6. und 5. Jahrhunderts v. Chr., Berlino 2010, p. 147, fig. 120.
Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae 8, tav. 645, PERSEPHONE 102.