"Red-figured amphora, depicting sea animals (dolphins, hippocampus, sea dragons)"
Integra. La superficie è consunta con piccole scheggiature, abrasioni e lunghe profonde ammaccature formatesi durante l’esecuzione. Bordi dell’orlo lievemente danneggiati. Il vaso ha una superficie ondulata (non è chiaro se il risultato della cottura malriuscita o di un’azione intenzionale del vasaio).
Tutta la superficie dell’anfora di forma ovoidale è cosparsa di figure di animali marini, sia reali come delfini, pesci, stelle marine, molluschi sia fantastici, come ippocampi e draghi. Sullo sfondo della vernice nera, come nelle scure profondità del mare, nuotano allegri delfini, circondati da lenti ippocampi e meduse trasparenti; tra le conchiglie depositate sul fondo nuotano i pesci. Con il colore bianco il pittore ha messo in rilievo alcuni dettagli: le pinne dei delfini, le criniere degli ippocampi, i balenii di luce sulle conchiglie. L’artista è riuscito a riprodurre la bellezza naturale dei movimenti della fauna marina, il motivo decorativo caratteristico dei vasi a figure rosse dei ceramisti della città di Vulci è uno dei motivi preferiti degli artigiani italici si arte vascolare del IVC sec. a.C.
C.M.P.
Pervenuta nel 1834 dalla collezione Pizzati. Ritrovata a Canino, inv. n. B. 313.
2008 Ananich, Capolavori etruschi dall’Ermitage, pp. 102-103.
1869 Stephani, Die Vasensammlung der Kaiserlichen Ermitage, St. Petesburg, n. 813.
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1972 Boriskovskaya, Cultura e arte dell’Etruria, catalogo della mostra, Leningrad, p. 56, n. 167.
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1986 Boosen, Etruskidche Meeresmischwesen. Untersuchungen zu Typologie und Bedeutung, Roma, S. 157, n. 75.
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