"péliké, Eros"
Anfora etrusca sovradipinta attribuita al Gruppo Praxias (480-460 a.C.). Sul lato A è dipinto un Eros in nudità caratterizzato da grandi ali nell’atto di chinarsi per raccogliere uno scudo(?). La figura è identificata dall’iscrizione greca “Εροτο”. Sul lato B, un altro Eros è seduto su una roccia e tiene in mano un caduceo.
C.V.
L’anfora, rinvenuta a Vulci, fu acquistata dalla Bibliothèque nationale de France il 17 maggio 1843. Precedentemente aveva fatto parte della collezione privata del principe di Canino.
J.-J. De Witte, Description d’une collection de vases antiques provenant de fouilles faites en Etrurie, Paris 1843, n. 125, p.35.
A. De Ridder, Catalogue des vases peints de la Bibliothèque nationale, Paris 1901-1902, n. 914, p. 541, pl. XXVI.
J.D. Beazley, Etruscan Vase Painters, New-York 1976, n. 13, p. 196.
R. Wachter, Rudolf, Non-attic greek vase inscriptions, New-York 2001, p. 195.