"amphore panathénaïque, Course de chevaux"
Anfora panatenaica a figure nere attribuita al Pittore di Berlino 1833. La decorazione figurata si sviluppa, su entrambi i lati, entro uno spazio metopale che occupa oltre la metà della superficie del vaso. Un doppio fregio di palmette corre lungo tutta la circonferenza del collo, mentre la parte superiore della spalla è bordata da un motivo a linguette alternativamente rosse e nere. Sul lato A è rappresentata la dea Atena in armi, che incede verso sinistra brandendo la lancia e lo scudo decorato con un serpente sovradipinto in bianco. Inquadrano la dea due colonne doriche sormontate da galli. Lungo la colonna di sinistra si sviluppa verticalmente l’iscrizione “τον Αθενεθεν αθλον” ([io sono] delle gare di Atene). Sul lato B, sono rappresentati due giovani in sella ai propri destrieri con frustino in mano impegnati in una corsa di cavalli, agone per il quale l’anfora stessa doveva costituire il premio. Un motivo a denti di lupo diparte dal piede.
C.V.
L’anfora, rinvenuta a Vulci, fu acquistata dalla Bibliothèque nationale de France il 17 maggio 1843. Precedentemente aveva fatto parte della collezione privata di Bonnefonds de Lavialle, principe di Canino.
J.D. Beazley, Attic Black-Figure Vase-Painters, Oxford 1956, p. 407.2.
Corpus Vasorum Antiquorum: Paris, Bibliotheque Nationale 2, 69, pl.88 bis.
A. De Ridder, Catalogue des vases peints de la Bibliothèque nationale, Paris 1901-1902, pp. 152-153, n. 244, pl. VI.