"Two-handled jar (neck-amphora) with three youths on horseback (Side A) and two dancing youths between two sphinxes (Side B)"
Anfora con corpo ovoide e collo cilindrico appartenente al Gruppo di Polifemo, isolato nell’ambito della produzione di anfore a figure nere detta “pseudo-calcidese” attiva nell’ultimo trentennio del VI secolo a.C. in una località dell’Italia meridionale (probabilmente Reghion -attuale Reggio Calabria– o nelle sue vicinanze). Sul corpo dell’anfora sono rappresentati da un lato tre cavalieri in corsa verso destra, dall’altro due giovani danzanti inquadrati da due sfingi retrospicienti. Il collo del vaso è decorato da una catena di boccioli rossi e neri alternati mentre sulla spalla corre un fregio di baccelli rossi e neri alternati. La parte inferiore è decorata da un giro di denti di lupo. Alcuni dettagli sono resi in colore rosso e bianco sovradipinti.
M.B.
Probabilmente rinvenuta a Vulci, l’anfora fu venduta nel 1961 a Robert E. Hecht Jr, come si desume dal catalogo d’aste Münzen und Medaillen di Basilea. Il 20 settembre dello stesso anno fu formalmente donata al Museum of Fine Arts di Boston.
Sul Gruppo di Polifemo e la ceramica pseudo-calcidese: M. Iozzo, Un’anfora a New York: osservazioni sui vasi “calcidesi” e “pseudocalcidesi, in Mediterranea VII, 2010, pp. 169-183.