"Aryballos"
Aryballos corinzio con breve labbro a tesa e corpo globulare decorato a fasce verticali rosse, nere e bianche alternate. Il piccolo vaso, utilizzato per contenere piccole quantità di unguenti, rientra in un gruppo di aryballoi di produzione corinzia decorati a spicchi d’arancia (orange-quarter), ampiamente diffusi in contesti databili tra il 620 e il 590 a.C. (corinzio antico) e, meno frequentemente, nella prima metà del VI secolo a.C. (corinzio medio e tardo).
M.B.
L’aryballos corinzio fu rinvenuta nella camera B della tomba 49 (XLIX) della necropoli della Polledrara di Vulci durante gli scavi condotti dall’archeologo francese Stéphan Gsell intorno al 1889. Il vaso, insieme ad alcuni elementi di corredo della tomba, appartenuti precedentemente alla Collezione Torlonia, fu venduto al Museum of Fine Arts di Boston nel 1898 dal collezionista Edward Perry Warren.
S. Gsell, Fouilles dans la Nécropole de Vulci, Paris 1891, p. 116, n. 66.
A. Fairbanks, Catalogue of Greek and Etruscan vases. 1. Early vases, preceding Athenian black-figured ware, Cambridge 1928, p. 160, n. 436, pl. XLIII.