"Kyathos"
Attingitoio etrusco-geometrico con alto collo cilindrico, labbro indistinto, corpo ovoide con spalla carenata e ansa sopraelevata. Il corpo del vaso è decorato da fasce parallele.
F.B.
L’attingitoio fu acquistato dal Penn Museum di Philadelphia nel 1896 insieme ad un gruppo di vasi e ornamenti personali riferiti alla tomba 22, scavata da Francesco Mancinelli Scotti nel 1895 in una delle necropoli orientali di Vulci. Il corredo della tomba, stando alla documentazione di archivio disponibile, presenta alcune problematiche cronologiche che ne rendono dubbia l’attendibilità. Il complesso è costituito, infatti, da materiali ascrivibili a due fasi cronologiche diverse (orientalizzante antico e orientalizzante recente).
E.H. Dohan, Italic Tomb-Groups in the University Museum, Philadelphia 1942, p. 89, n. 12, tav. XLVII.
M.E. Moser, Etruscan Pottery:The Meeting of Greece and Etruria, Carlisle 1984, p. 33, fig. 16.
S. Neri, Il tornio e il pennello. Ceramica depurata di tradizione geometrica di epoca orientalizzante in Etruria meridionale, Officina Etruscologia 2, Roma 2010, p. 121.
Sul contesto: A. Conti, Dall’Italia agli Stati Uniti: appunti vulcenti, in Lo strano caso di Francesco Mancinelli Scotti. Documenti e approfondimenti dal workshop internazionale “The strange case of Francesco Mancinelli Scotti, Merchant of Antiquities and Terracottas from Excavation”, M.C. Biella, J. Tabolli (a cura di), Monza 2021, p. 420, fig. 5a-b.