"Etruskischer Kandelaber mit Bekrönungsfigur: Merkur, sich auf Hirtenstab stützend"
Candelabro in bronzo composto di basette, treppiede, fusto, piattello rovesciato, cilindro superiore modanato, ciambella con rebbi fusi insieme e coronamento su basetta. Le zampe leonine sono fissate su tre basette cilindriche e nei punti di raccordo pendono tre palmette a sette foglie. Il fusto, scanalato, termina superiormente con un cilindro modanato e innestato su un piattello rovesciato, inferiormente con due anelli aggettanti (decorati da ovoli e perline); i rebbi della ciambella sono brevi e con terminazioni liliacee. Il coronamento raffigura Hermes nudo con petaso: il braccio destro è piegato sul fianco, mentre il sinistro poggia sul bastone (caduceo?). Il candelabro, inquadrabile alla prima metà del V sec. a.C., può essere inserito nel Tipo C1 della classificazione di A. Testa (1989) per l’ornamentazione del treppiede e per la conformazione del rocchetto inferiore del fusto.
V.P.
Il candelabro in bronzo, di produzione vulcente, venne acquisito dallo Staatliche Museen di Berlino nel 1841 da E. Gerhard. S. Campanari intraprese, tramite il Gerhard, un’intensa attività commerciale con il Museo di Berlino e nel quale confluì una parte dei materiali provenienti dagli scavi dell’omonima Società. Non si può escludere che il candelabro facesse parte proprio di quel lotto di reperti.
C. Friederichs, Antike Geräthe und Broncen im Alten Museum, Düsseldorf 1871, p. 175, nr. 699.
G.Q. Giglioli, Arte etrusca, Firenze 1935, p. 39, Tav. 214, 6.
E. Testa, Candelabri e thymiateria, Roma 1989, pp. 201-210, n. 42.
E. Hostetter, Bronzes from Spina I. The Figural Classes, Mainz am Rhein 1986, p. 197, n. 3.