"cratère"
Cratere a colonnette in ceramica etrusco-corinzia. Orlo a tesa decorato con reticolo a losanghe, ampio corpo globulare rastremato verso il basso, con decorazione figurata ripartita su due registri, piede troncoconico verniciato come le anse verticali e la superficie interna del vaso. Nel registro superiore del lato A, tra un uccello stante verso destra e uno in volo verso sinistra, campeggia al centro una gigantesca figura maschile seduta a terra, vestita di corsetto e perizoma verso la quale si dirige, in gesto di assalto, una seconda figura, analogamente abbigliata. La scena è interpretata come Herakles che si scaglia contro il gigante Alcioneo tra due uccelli, uno stante e uno in volo. Sul lato B, campeggiano due figure maschili incedenti verso destra, dietro un toro, una scena probabilmente interpretabile come Herakles in compagnia di Iolao alle prese con il toro di Creta. Nel registro inferiore si susseguono, su entrambi i lati, una pantera accosciata sulla zampe posteriori e un uccello rivolti verso destra tra due rosoni e altri riempitivi a foglia angolata e a macchia irregolare. Il cratere è attribuito al Pittore dei Rosoni-Crateri e si data tra 580 e 560 a.C.
C.V.
Il cratere fu acquistato dal Musée du Louvre nel 1861 dalla Collezione Campana.
M. Martelli (a cura di), La ceramica degli Etruschi. La pittura vascolare, Novara 1987, p. 291, n. 86.
G. Camporeale, Secondo congresso internazionale etrusco (Firenze 26 maggio – 2 giugno 1985), Roma 1989, p. 918, tav. 8B.