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Elmo bronzeo di tipo corinzio con decorazione figurata

"casque (type corinthien) "Apollon, Héraclès et la biche de Cérynie"

Provenienza: Vulci

Museo: Bibliothèque nationale de France (BnF)

Città: Parigi

Oggetto: Elmo

Materiale: Bronzo

Classe: Armi

Periodo: Età Arcaica 580-480 aC

Datazione: 500-475 aC

Attribuzione: n/d

Iscrizione: n/d

Dimensione: H 24 cm

Numero Inventario: Bronze.2013

Altro Inventario: Luynes.598 (Inv.116)

Data di Acquisizione: 1862, donazione di Honoré Théodore d'Albert duc de Luynes

Precedenti Collezioni: Collezione di Honoré Théodoric d’Albert, duca di Luynes; Collezione Campanari

Scena: Mitologica

Soggetto: Eracle, Apollo, cerva di Cerinea

Decorazione Accessoria: globetti, strigilature

Settore - Necropoli: Necropoli di Camposcala

Altra Specifica: "Tumulo (Poggio) dei Guerrieri"

Anno Scoperta: 1832, scavi Campanari

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Elmo in bronzo di tipo corinzio con decorazione figurata. Calotta emisferica che lascia scoperta la nuca, prolungandosi anteriormente in un nasale e in due paragnatidi fisse, separate nella parte centrale. Il passaggio dalla calotta alle paragnatidi è sottolineato da una minuziosa decorazione a strigilature, mentre le paragnatidi e il frontale sono delimitati da decorazione a globetti. In corrispondenza del frontale, scena mitologica riproducente la lotta tra Eracle e Apollo per la contesa della cerva di Cerinea. Eracle, vestito di leonthé, si scaglia contro il suo avversario brandendo la clava con la mano destra, mentre con la sinistra afferra le corna della cerva, catturata e tenuta ferma sul dorso, con le zampe legate. Dalla parte opposta, il dio Apollo, che indossa sulla spalla la faretra, avanza  impetuoso nel tentativo di scoccare una freccia. Elmo di produzione vulcente, datato tra 500 e 475 a.C.

C.V.

L’elmo è stato ritrovato nel 1832 a Vulci, nel “Tumulo (Poggio) dei Guerrieri” della necropoli di Camposcala, in associazione con un tripode, custodito nei Musei Vaticani, due vasi di bronzo e alcune armi, tra cui uno scudo di legno con rivestimento di bronzo, spade e lance. Il guerriero esibiva un anello al dito e indossava l’elmo in questione. Quest’ultimo fu donato alla Bibliothèque Nationale de France nel 1862 dal collezionista Honoré Théodoric d’Albert, duca di Luynes. Precedentemente aveva fatto parte della Collezione Campanari.

E. Babelon, J.-A. Blanchet, Catalogue des Bronzes Antiques de la Bibliothèque nationale, Paris 1895, p. 659, n. 2013, fig. 2013.

A. Hus, Vulci étrusque et étrusco-romaine, Paris 1971, p. 84, pl. 6

A. Hus, Les Bronzes étrusques, Bruxelles 1975, pl. 28, n. 1.

A.-M. Adam, Bronzes étrusques et italiques, Paris 1984, pp. 108-110, n. 132.

 

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