"Hydrie à figures noires"
Hydria attica a figure nere attribuita al Pittore di Priamo. Orlo, labbro, collo e anse sono verniciati in nero. Presenta una decorazione metopale che si estende dalla spalla sul corpo del vaso, divisa in due registri. Il primo registro, sulla spalla, è incorniciato superiormente da una banda con decorazione geometrica a linee verticali e racchiude una scena di simposio con quattro commensali adagiati su klinai e trapezai imbandite, serviti da coppieri e allietati da suonatori di aulos e barbiton; sotto una delle klinai è sdraiato un cane. La scena principale, invece, è disposta sul corpo del vaso, incorniciata superiormente da un motivo a meandro e lateralmente da una doppia banda di foglioline a forma cuore. Mentre una donna è impegnata ad attingere l’acqua con una hydria, Eracle dietro di lei impugna un serpente nella mano destra e avanza verso l’edicola della fontana, dove si trova anche un leone ruggente ai piedi della donna. Dietro i due personaggi, Atena assiste alla scena al di sopra di una quadriga. Sotto la metopa, una banda nera e una banda con motivo a linguette raccordano il vaso con un piede a disco. La scena è stata attribuita al Pittore di Priamo per la presenza di Eracle e della scena alla fontana, ma resta enigmatica nel complesso.
Viene riferita la presenza di un marchio inciso, forse dal pittore, sulla superficie.
Il vaso si data intorno al 510 a.C.
L.A.
Il pezzo, appartenuto alla Collezione Campanari degli scavi del 1832 e successivamente passato alla Collezione Durand, fu poi acquistato dalla Collezione Panckoucke nel 1836.
C. Colonna et alii, Trésors de l’Antiquité : céramiques grecques du musée de Boulogne-sur-Mer, 2020, pp. 64-65, n. 4.