"Hydria (Gefäßform)"
Hydria attica a figure rosse attribuita al ceramografo attico Polygnotos (Gruppo di Böhr 450 a.C. circa). Il margine del labbro è decorato da una catena di piccoli baccelli. Un fregio di palmette corre lungo tutta la circonferenza del collo. Sulla spalla sono raffigurati il dio Apollo che accorda la lira circondato da sette muse alcune delle quali impegnate con gli strumenti musicali (diaulos, lira e kithara). Su un rotolo aperto si legge α[ιο^λ̣ιο̣ μνοσ(α)^ λοιλυο̣^. Le figure poggiano su un fregio decorato con doppia catena di palmette.
V.P.
L’hydria fu acquistata nel 1841 dalle proprietà del Principe di Canino.
Corpus Vasorum Antiquorum: Berlin, Antikensammlung 9, 36-39, fig.9, beilage 4.5, pls. 16.1-9, 17.1-4, 57.4.
F. Buranelli in M. Natoli (a cura di), Luciano Bonaparte. Le sue collezioni d’arte, le sue residenze a Roma, nel Lazio, in Italia (1804-1840), Roma 1995, p. 130.
D. Grassinger et al., Die Rückkehr der Götter, Berlins verborgener Olymp, Berlin 2008, 174-177.
N. Dietrich, Figur ohne Raum? Bäume und Felsen in der attischen Vasenmalerei des 6. und 5. Jahrhunderts v. Chr., Image & Context 7, Berlin 2010, 464-465, fig.395.