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Kottabos in bronzo

kottabos in bronzo

Provenienza: Vulci

Museo: Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia

Città: Roma

Oggetto: Kottabos

Materiale: Bronzo

Classe: Instrumentum

Periodo: Età Arcaica 580-480 aC

Datazione: VI sec. a.C.

Attribuzione: n/d

Iscrizione: n/d

Dimensione: H 30,5 cm; Ø 3,4 cm

Numero Inventario: 131435

Data di Acquisizione: 1998

Settore - Necropoli: Necropoli dell'Osteria

Altra Specifica: tomba del Kottabos o A9/1998

Anno Scoperta: 1998

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Kottabos in bronzo. Fusto cilindrico, rastremato verso l’alto, terminate con una punta arrotondata, distinta da un collarino a rilievo, che conserva all’interno parte dell’anima in legno. Il fusto è articolato mediante tre elementi discoidali equidistanti, mentre alla base compaiono scanalature rilevate. Si tratta di un gioco, in uso durante i simposi, importato dalla Grecia e diffuso in Etruria. Il tipo è attestato tra VI e IV sec. a.C.

A.N.

 

Il kottabos è parte del ricco corredo rinvenuto nel 1998, nella necropoli dell’Osteria, e in particolare nella tomba A971998 o del Kottabos, appunto, nel complesso sepolcrale comprendente anche la tomba dei vasi del Pittore di Micali. Il corredo è attribuibile ad un individuo di giovane età deposto sul lato sinistro della camera.

A. M. Moretti Sgubini (a cura di), Veio, Cerveteri, Vulci. Città d’Etruria a confronto. Catalogo della mostra (Roma, Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia – Villa Poniatowski 1 ottobre-30 dicembre 2001), Roma 2001, p. 236, III.B.7.13.

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