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Kyathos in bucchero

"Kyathos"

Provenienza: Vulci

Museo: The State Hermitage Museum

Città: San Pietroburgo

Oggetto: Kyathos

Materiale: Bucchero

Classe: Bucchero

Periodo: Età Arcaica 580-480 aC

Datazione: 550-500 a.C.

Attribuzione: n/d

Iscrizione: Lettera

Dimensione: H 39,5 cm; Ø orlo 29,4 cm; Ø piede 16 cm

Numero Inventario: ГР-4260

Altro Inventario: B. 1336

Data di Acquisizione: 1862

Precedenti Collezioni: Collezione G.P. Campana

Soggetto: Teste umane

Decorazione Accessoria: Zig-zag

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Ricomposto da frammenti, anche l’ansa in frammenti. Aggiunte a gesso una parte dell’ansa e l’apofisi opposta all’ansa.

Kyathos con vasca ampia e profonda e ansa alta a occhiello. Nella parte superiore dell’ansa vi è una sporgenza piatta che ne rappresenta la continuazione. Nella parte verticale dell’ansa che si distacca dall’orlo due teste d’uomo a rilievo. La superficie dell’ansa è decorata da un ornamento di quadrati incisi e incrociati internamente incorniciati da un disegno a zig-zag. Sull’orlo sono fissate apofisi a rilievo. Sul ventre, invece, piccole teste a rilievo viste frontalmente.

Il Kyathos è uno degli esemplari migliori del tardo bucchero pesante etrusco. Gli ornamenti plastici su di esso sono in perfetta armonia con le austere decorazioni, la forma massiccia acquisita dai recipienti in metallo dello stesso periodo. Questo Kyathos dell’Ermitage fa parte di un gruppo di manufatti creati a Vulci accomunati dallo stesso stile di interpretazione delle teste umane a rilievo che li decorano. Le teste hanno forma ovale, gli occhi in posizione obliqua, il naso leggermente prominente, la bocca piccola e il mento massiccio. I capelli sopra la fronte sono separati da linee a zig-zag parallele, i ciuffi ai lati del viso disegnati sullo sfondo del rilievo. L’ornamento di recipienti con immagini scultoree o dipinte di teste umane caratterizza l’arte etrusca fino al tardo periodo ellenistico. È probabile che i pittori etruschi siano stati influenzati dalla pissidi corinzie con le teste a rilievo sui manici e i kyathoi dell’Attica della fine del VI sec. a.C. che avevano ornamenti simili.

Si può altresì supporre che le teste potessero avere funzione apotropaica, alla pari delle gorgoni e delle figure oculari sui vasi greci.

C.M.P.

Pervenuto nel 1862 dalla collezione G.P. Campana.

2008 Ananich, Capolavori etruschi dall’Ermitage, pp. 68-69.

1971 Boriskovskaya, Vasi bucchero a rilievo dalla regione di Vulci, Atti di storia antica, n. 1, pp. 30-36, dis. 1,2.

1972 Boriskovskaya, Cultura e arte dell’Etruria, catalogo della mostra, Leningrad, pp. 21, n. 31.

1976 Gatalina, Vasi dipinti nelle collezioni dell’Ermitage, in Atti del Museo Ermitage, Leningrad, t. 17, p. 75.

1988 Kunze, Kaestner, Die Welt der Etrusker. Archaeologische Denkmaeler aus Museen der sozialistischen Laender, Berlin, S. 91, n. B 2.31.

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