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Kylix attica a figure rosse del Gruppo del Proto-Panaitios

"coupe, Athlètes"

Provenienza: Vulci

Museo: Bibliothèque nationale de France (BnF)

Città: Parigi

Oggetto: Kylix

Materiale: Ceramica

Classe: Attica a figure rosse

Periodo: Età Arcaica 580-480 aC

Datazione: 520-500 aC

Attribuzione: Gruppo del Proto-Panaitios

Iscrizione: Greca

Dimensione: H 11,7 cm; L 41,2 cm; Ø 33 cm

Numero Inventario: De Ridder.523

Altro Inventario: reg.C.724 - inv.52bis.3011 ; inv.65.4924

Data di Acquisizione: 1843, acquistata dal principe di Canino

Precedenti Collezioni: Collezione Canino

Scena: Atletica

Soggetto: Allenatori, pugili, lottatori, oplitodromoi, atleti

Decorazione Accessoria: Meandro

Settore - Necropoli: Necropoli orientali, area della Cuccumella

Altra Specifica: "Ipogeo dei Fepia"

Anno Scoperta: Aprile 1829, scavi Bonaparte

BEAZLEY Archive: 203242

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Kylix attica a figure rosse, attribuita al Gruppo del Proto-Panaitios (520-500 a.C.). Il medaglione e il fondo della kylix sono incorniciati da un motivo a meandro continuo. All’interno del tondo due lottatori in nudità (Euenor e Antimachos) sono avvinghiati in una presa, sotto lo sguardo attento di un giovane allenatore (Αsopokles). Sul lato A, sono raffigurati combattimenti tra giovani pugili, lottatori e atleti (Kleon, Phormos, Betrachos, Epichares, Phoinix, Eanos, Timon, Kleon, Eratosthenes) alla presenza di allenatori (Kleiboulos, Euagoras, Kleisophos). Sul lato B si sviluppa una scena di oplitodromia (corsa armata). I giovani atleti (Antias, Batrachos, Dorotheos, Kephisophon, Olympiodoros) si preparano alla gara armati di elmo, schinieri e scudo caratterizzato da episema (carro, aquila con serpente, cavallo, tripode). La gara si svolge alla presenza dell’allenatore (Ambrosios). Alcuni nomi sono accompagnati dall’aggettivo kalos. Sotto una delle anse è raffigurato un lebete su tripode, premio della competizione. Sotto il piede del vaso è graffita l’iscrizione ani.

C.V.

La kylix fu rinvenuta nell’aprile del 1829 durante gli scavi condotti da Luciano Bonaparte presso le necropoli orientali, nella parte circostante la Cuccumella, in un ipogeo riferito dallo scavatore alla famiglia Fepia (ipogeo C). Il vaso fu acquistato dalla Bibliothèque nationale de France il 17 Maggio 1843.

L. Bonaparte, Muséum étrusque de Lucien Bonaparte, prince de Canino, fouilles de 1828 à 1829. Vases peints avec inscriptions, Viterbo 1829, pp. 151-152, n. 1645, taf. 39.

A. De Ridder, Catalogue des vases peints de la Bibliothèque nationale, Paris 1901-1902, n. 523.

J.D. Beazley, Paralipomena: additions to “Attic black-figure vase-painters” and to “Attic red-figure vase-painters” (2° ed.), Oxford 1971, p. 358.

J.D. Beazley, Attic Red-Figure Vase-Painters (2° ed.), Oxford 1963, pp. 316.4, 1575, 1589, 1604.

T.H. Carpenter, T. Mannack, M. Mendonça, Beazley Addenda (2° ed.), Oxford 1989, p. 214.

F. Gherchanoc, V. Huet (ed.), Vetements antiques, S’habiller, se deshabiller dans les mondes anciens, Arles 2012, p. 230, fig. 8.

W. Filser, Die Elite Athens auf der attischen Luxuskeramik, Image & Context 16, Berlin 2017, p. 351, fig. 201(b).

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