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Kylix attica a figure rosse del Pittore dell’Acropoli 356

"Kylix"

Provenienza: Vulci

Museo: Rijksmuseum van Oudheden

Città: Leiden

Oggetto: Kylix

Materiale: Ceramica

Classe: Attica a figure rosse

Periodo: Età Classica 480-320 aC

Datazione: ca. 470 a.C.

Attribuzione: Pittore dell'Acropoli 356

Iscrizione: n/d

Dimensione: H 8,2-8,3 cm; Ø orlo 23,3-23,4 cm; Ø piede 8,0 cm

Numero Inventario: PC 93

Altro Inventario: Ex Canino 1266; XVIIIA3

Data di Acquisizione: settembre 1839, acquisto del re Willem I dalla Collezione Bonaparte

Precedenti Collezioni: Collezione Bonaparte

Scena: Allenamento

Soggetto: Giovani; uomini; cavallo; colonne

Decorazione Accessoria: Doppie palmette; girali; meandro

BEAZLEY Archive: 210098

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Kylix (type B) attica a figure rosse del Pittore dell’Acropoli 356 (ca. 470 a.C.). Ricomposta con integrazioni. Nella vasca, entro un medaglione a meandro, è rappresentato, in esergo, un uomo barbato con petasos (copricapo) in movimento verso sinistra, con la mano destra alzata in saluto e due lance nella sinistra. Sul lato esterno, sotto ad ogni ansa a dividere i due lati figurati, vi è un motivo ornamentale con doppie palmette e girali. Sul lato A sono raffigurati un giovane con petasos (copricapo) che conduce un cavallo verso destra, tenendo con la sinistra due giavellotti, e alle sue spalle una colonna ionica a indicare la palestra; alla loro sinistra vi è un uomo stante verso destra appoggiato a un bastone nodoso che parla con il ragazzo. Appesi alla parete, alla sinistra della colonna, vi sono calzari con cinghie viola, mentre alla sinistra dell’uomo un cinturino di cuoio da cui pendono un aryballos e uno strigile. Sul lato B, un giovane al centro, che indossa un petasos e regge due giavellotti in mano, insieme a due uomini ai lati, entrambi con un bastone; un’altra colonna ionica si trova tra il ragazzo e l’uomo sulla destra, e sono presenti gli stessi strumenti appesi sulla parete del lato A. La decorazione sovradipinta in rosso e a vernice nera diluita, così come la linea a rilievo per i contorni e per alcuni dettagli interni, evidenzia ulteriori dettagli dei corpi, delle vesti e degli oggetti.

L.B.

Il vaso, proveniente dalla Collezione Bonaparte, fu acquistato dal re Willem I nel 1839.

J. D. Beazley, Attic Red-Figure Vase-Painters, 2nd edition, Oxford 1963, p. 816, n. 2.

M. F. Jongkees-Vos, Corpus Vasorum Antiquorum: Leiden, Rijksmuseum van Oudheden 4, Leiden 1991, pp. 9-10, fig. 4, tavv. 166 (324), 175.4, 8 (333), 178.4 (336), 180.4 (338).

C. Weiss, Vasi a forma di scarpa di produzione attica, ionica e della Magna Grecia, in G. Rizza, (ed.), I vasi attici ed altre ceramiche coeve in Sicilia. Atti del convegno internazionale, Catania, Camarina, Gela, Vittoria, 28 marzo – 1 aprile 1990, 1, Catania 1990, p. 163, figg. 5-6.

Nikephoros: Zeitschrift für Sport und Kultur im Altertum 8, 1995, p. 283, tav. 7.1-2.

 

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