"coupe, Couples conversant et faisant des libations"
Kylix attica a figure rosse, attribuita al Pittore di Euaion (460 a.C.). All’interno del medaglione una figura virile e una figura femminile stanno eseguendo una libagione. La figura femminile è in piedi davanti a uno sgabello con un cuscino ricamato; tiene i capelli raccolti in un sakkos e regge in mano un’oinochoe con la quale sta per versare il liquido nella phyale ombelicata che le porge la figura virile a lei affrontata. Nel lato A è rappresentata una figura femminile che tiene in mano oinochoe, il cui liquido sta per essere versato nella phyale che la compagna le porge. A sinistra, una donna è seduta su un sedile con schienale: fila la lana, tenendo alta la conocchia e il filo tra le dita; una figura virile la guarda. A destra una figura femminile, avvolta in himation, tiene in mano un alabastron. Nel lato B una donna si rivolge a un giovane, appoggiato a un bastone, che le offre una mela. Un’altra figura femminile stante tiene in mano un’oinochoe e offre una phyale a un giovane. L’ultima figura sulla destra è in piedi e alza la mano in un gesto, forse di saluto, con le dita aperte. Il tondo e il fondo della kylix è delimitato da motivi a meandro alternati a crocette rosse iscritte entro riquadri. Lo spazio intorno alle anse è decorato con palmette.
C.V.
La kylix, rinvenuta a Vulci, fu donata alla Bibliothèque nationale de France nel 1862 dal collezionista Honoré Théodoric d’Albert, duca di Luynes. Precedentemente aveva forse fatto parte della collezione del principe di Canino.
C. Colonna, De Rouge et de Noir. Les vases grecs de la collection de Luynes, Paris 2013, n. 69.
J.D. Beazley, Attic Red-Figure Vase-Painters (2° ed.), Oxford 1963, p. 795.103.
A. De Ridder, Catalogue des vases peints de la Bibliothèque nationale, Paris 1901-1902, n. 817, pp. 479-482, figg. 116, pl. XXIII.