"Kylix"
Kylix attica a figure rosse, del Gruppo di Londra E 33. Raffigura all’interno: entro un sottile cerchio rosso, un guerriero barbuto (elmo con guanciali, faretra con arco di ricambio attaccato e copertura a forma di ala, appeso a lato dalla spalla destra) si acquatta in atteggiamento mezzo inginocchiato (ginocchio destro vicino al suolo, sinistro sollevato) guardando in basso lungo una freccia che porta all’occhio con entrambe le mani; la punta della freccia non è mostrata. Il suo polso sinistro è passato tra la testa e la corda di un arco, che pende da esso. I suoi piedi poggiano sulla circonferenza. Sul lato sinistro del campo è presente un’iscrizione in greco: ΕΠΟΙΕΣΕΝ, Έποίησεν. Raffigura all’esterno: su un lato del vaso una scena di battaglia, in due gruppi; a sinistra sono quattro guerrieri che combattono (due per parte) su un quinto, che cade con gli occhi chiusi a destra accanto alla coppia di destra; tutti sono imberbi, e hanno elmo, scudo e lancia. Il primo (da sinistra) ha l’elmo con piccoli guanciali, e porta a lato la lancia; il secondo ha l’elmo corinzio inclinato all’indietro e colpisce il guerriero caduto; il terzo ha un mantello intorno alle spalle; questa figura e il quarto hanno elmi che coprono la faccia e scudi con dispositivo di testa di toro (visto a metà). Il quinto, la figura che cade, riposa a terra solo con i piedi, la mano e il bordo dello scudo. A destra, un arciere in costume frigio, decorato con cerchi, (gomito destro sopra l’orecchio che nasconde il viso) colpisce un ragazzo con una clamide, che sale dalla lancia destra. Il quarto nel gruppo di sinistra, è disegnato nella vista posteriore. Sul lato opposto raffigura un Komos: al centro era presente un candelabro (o supporto di kottabos), attorno al quale danzano sette persone verso sinistra, eccetto uno, che cammina in atteggiamento piegato verso destra, stringendo con entrambe le braccia un grande cratere; è barbuto e cinto d’edera; un altro balla a sinistra, ma guarda indietro, ha il gomito destro all’altezza della spalla; di questa figura si conserva solo circa la metà, divisa in linea verticale dal centro della corona. Segue poi un terzo, spostandosi a sinistra, di cui rimangono solo le gambe dalle ginocchia in giù. Un quarto sembra danzare rivolto a destra; rimane solo il piede destro appoggiato a terra. Il quinto balla a sinistra, ha il piede destro sollevato, braccio sinistro piegato, mano rivolta verso il basso; a destra tiene una kylix sul corpo; solo il braccio sinistro, il contorno del lato sinistro, la gamba sinistra dal ginocchio e il piede destro restano conservati. Il sesto e il settimo danzano a sinistra, alzando il braccio destro e guardando indietro; il sesto regge nella mano sinistra una kotyle; il braccio del settimo è nascosto dall’ansa. Il sesto indossa una ghirlanda di edera. A destra della frattura è presente un’iscrizione in greco: EΣEN, Έποίησεν. Sul fondo del piede reca una lettera incisa Σ.
C.M.P.
Acquistato da: Edmé Antoine Durand.
Acquistato tramite: Peter Oluf Brøndsted.
Beazley, JD, Attic Red-Figure Vase-Painters, 2a edizione (Oxford, 1963): 80.1.
Beazley, JD, Attic Red-figure Vase- Painters , 1a ed. (Oxford, 1942): 52,6.
Beazley, JD, Attische Vasenmaler des rotfigurigen Stils (Tübingen, 1925): 29,6.
Jahrbuch des Deutschen Archäologischen Instituts: 44 (1930) 192 (I, PARTE DI B).
Murray, AS, Disegni di vasi greci in il British Museum (Londra, 1894): FIG.19 (I).