"Kylix"
Kylix attica a figure rosse, del Pittore di Euergides. Raffigura all’interno entro due cerchi rossi, un uomo barbuto, inghirlandato e itifallico, in atteggiamento curvo verso destra che porge il braccio sinistro coperto di mantello, nella mano destra regge un keras. Intorno a lui corre un’iscrizione. Raffigura all’esterno: su un lato tra due cavallucci marini alati e imbrigliati, rivolti verso l’interno, Peleo che afferra Teti. Peleo, imberbe e inghirlandato, avanzando a grandi passi a destra, ha gettato le braccia intorno alla vita di Teti, la testa premuta contro il suo seno. Teti, in un lungo chitone con maniche, cerca di scappare a destra, guardando indietro e allentando la presa con la mano sinistra. Di Peleo rimangono solo la testa e i piedi; Teti ha perso la faccia, il lato destro e le cosce. Ai lati due Nereidi fuggono con gesti di paura: quella più vicina a Teti tiene nella mano sinistra un pesce per la coda sopra la spalla sinistra, e guarda indietro; la sua compagna guarda a destra. Della coppia opposta, la prima si volta indietro: il viso, e tutta la parte superiore della compagna, eccetto il braccio destro, sono distrutti. Tutte le Nereidi hanno chitone lungo con maniche e ghirlande. Sopra Teti è presente unìiscrizione in greco: ΘΕΤΙS, θήτις. Su lato opposto tra cavallucci marini: Hermes e Nereidi che portano la notizia a Nereus. Il dio del mare Nηρεύς, un vecchio calvo avvolto in un lungo chitone e himation, siede a destra su una base quadrata, tenendo a sinistra una bacchetta, a destra un pesce. Hermes si avvicina in fretta, barbuto, con clamide, pilos ed endromide alata, la mano destra alzata, la sinistra che regge il caduceo. Dietro di lui sta una donna, Anfitrite(?), in lungo chitone e himation, i capelli raccolti e intrecciati, il braccio destro alzato; nella sua sinistra (ora distrutta) potrebbe aver tenuto qualche oggetto. A sinistra di Nereo due Nereidi, vestite da Anfitrite, corrono avanti con il braccio sinistro alzato e il destro che stringe il petto; la prima tiene nella mano sinistra un fiore. Dietro Hermes è presente un’iscrizione in greco: HEPMEΣ, Ερμης. I cavallucci marini formano gruppi decorativi accanto alle anse, per cui i loro corpi sono interrotti: le loro code, passando sotto le anse, si incrociano, ciascuna coppia di code formando così un ornamento di ansa.
C.M.P.
Acquistato da: Edmé Antoine Durand.
Acquistato tramite: Peter Oluf Brøndsted.
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