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Lebete etrusco-geometrico del Pittore Argivo

"Standed Krater (Mixing Vessel)"

Provenienza: Vulci (Provenienza attribuita)

Museo: The Tampa Museum of Art

Città: Tampa

Oggetto: Lebete

Materiale: Ceramica

Classe: Etrusco-geometrica

Periodo: Età Orientalizzante 720-580 aC

Datazione: Ultimo quarto del VIII sec. aC

Attribuzione: Pittore Argivo

Iscrizione: n/d

Dimensione: H 37 cm; Ø 28 cm

Numero Inventario: 1991.026

Data di Acquisizione: 1991, dono Mrs. Charles W. Sahlman

Soggetto: Cavalli affrontati, cavalli, cavalieri, uccelli

Decorazione Accessoria: Motivi geometrici

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Lebete etrusco-geometrico su alto piede a tromba caratterizzato da un’ampia bulla sferoidale posta al di sotto della vasca. Le anse a doppio arco, innestate sul punto di massima espansione della vasca, sono decorate con trattini e fasce campite a reticolo. Il vaso presenta una ricca decorazione geometrica organizzata in fregi sovrapposti. Al centro della vasca tre cavalieri incitano alla corsa i loro destrieri con sottili frustini mentre con la mano destra tengono le redini. Ai piedi dei cavalieri sono dipinti uccelli rivolti verso destra mentre cornici tratteggiate, triangoli reticolati e cerchielli fungono da riempitivi. Sul lato opposto della vasca, due cavalli si affrontano ai lati di una struttura identificata come una mangiatoia. Lo spazio intorno alle anse è decorato con cavalli, con mangiatoie tra le zampe, losanghe stellate campite a reticolo, uccelli entro cornice e riempitivi geometrici. Nel registro inferiore, inquadrato da file di triangoli reticolati, si alternano metope con cerbiatti accovacciati retrospicienti e fasce verticali campite a reticolo. Nelle metope della bulla, incorniciate da file di triangoli reticolati e fasce parallele, sono dipinti uccelli rivolti verso destra alternati a rosette con otto petali. Sull’alto piede a tromba si ripete, tra fasce parallele e file di triangoli, il motivo degli uccelli entro metopa con triangoli e linea ondulata come riempitivo. Il lebete di Tampa, insieme al lebete di Cavalupo -unico rinvenuto in contesto-, agli esemplari di New York, Chicago, Urbana-Champaign e a due lebeti adespoti svizzeri, è stato attribuito al Pittore Argivo, ceramografo operante in un’officina vulcente attiva intorno all’ultimo quarto dell’VIII sec. a.C.. Il suo nome deriva dai motivi decorativi, ampiamente utilizzati nelle sue opere, tipici della produzione geometrica di Argo e di altri centri della Grecia insulare (Eubea e Cicladi). Nonostante gli evidenti legami con esperienze artigianali allogene non mancano richiami alla tradizione locale riconoscibili nella forma peculiare del vaso.

M.B.

Il lebete, transitato sul mercato antiquario di Los Angeles ed edito sul catalogo di vendita The Summa Galleries Inc.  (cat. 4, Ancient Vases, Beverly Hills, 1978, n. 15), fu donato al Museum of Fine Art di Tampa nel 1991 da Charles W. Sahlman.

 

G. Colonna, Parergon. A proposito del frammento geometrico dal Foro, in Mélanges de l’École française de Rome, 92.2, 1980, p. 605, tav. 4.

H.I. Isler, Ceramisti greci in Etruria in epoca tardo-geometrica, in Quaderni Ticinesi. Numismatica e antichità classiche, 12, 1983, pp. 26-28, a.d.1.

S. Langdon (a cura di), From Pasture to Polis: Art in the Age of Homer, Catalogo della Mostra (Columbia-London 1993), 1993, pp. 173-176, n. 64.

M. Martelli, Variazioni sul tema etrusco-geometrico, in Prospettiva 132, 2008, p. 5, fig. 21.

 

 

 

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