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Lekythos samia

"grande lekythos samia"

Provenienza: Vulci

Museo: Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia

Città: Roma

Oggetto: Lekythos

Materiale: Ceramica

Classe: Greco-orientale

Periodo: Età Arcaica 580-480 aC

Datazione: Seconda metà del VI secolo a.C.

Attribuzione: n/d

Iscrizione: Lettera

Dimensione: H 40 cm; Ø orlo 6,2 cm; Ø piede 9 cm

Numero Inventario: 131429

Data di Acquisizione: 1998

Settore - Necropoli: Necropoli dell'Osteria

Altra Specifica: tomba del Kottabos o A9/1998

Anno Scoperta: 1998

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Lekythos samia. Labbro distinto, a fascia ingrossata esternamente, collo stretto con sottile cordonatura a rilevo, ansa verticale a nastro, impostata tra collo e spalla, spalla obliqua nettamente distinta da corpo tronco ovoide, piccolo piede troncoconico. Sulla spalla sono incisi due segni: un tratto verticale e una sorta di “M”. Il tipo è scarsamente diffuso in Etruria anche se sono documentati esemplari a Vulci, nella stessa necropoli nella tomba 137, oggetto degli scavi della società Hercle nel 1962, ma anche a Cerveteri e a Gravisca. Il manufatto si data tra il secondo e il terzo venticinquennio del VI sec. a.C.

A.N.

La lekythos è parte del ricco corredo rinvenuto nel 1998, nella necropoli dell’Osteria, e in particolare nella tomba A971998 o del Kottabos, nel complesso sepolcrale comprendente anche la tomba dei vasi del Pittore di Micali. Il corredo è attribuibile ad un individuo di giovane età deposto sul lato sinistro della camera.

A. M. Moretti Sgubini (a cura di), Veio, Cerveteri, vulci. Città d’Etruria a confronto. Catalogo della mostra (Roma, Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia – Villa Poniatowski 1 ottobre-30 dicembre 2001), Roma 2001, p. 235, III.B.7.10.

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