"Lydion"
Lydion con labbro a tesa orizzontale, alto collo cilindrico, corpo globulare e piede troncoconico. La superficie è rivestita da una vernice color rosso-arancio.
Questo tipo di lydia, databili entro il terzo quarto del VI secolo a.C., rientrano in un gruppo di vasi di produzione etrusca che imitano, sia nella forma che nel rivestimento, prodotti di matrice greco-orientale utilizzati per il contenimento di piccole quantità di oli o di sostanze profumate.
M.B.
Il lydion fu rinvenuto nella della tomba 49 (XLIX) della necropoli della Polledrara di Vulci durante gli scavi condotti dall’archeologo francese Stéphan Gsell intorno al 1889. Il vaso, insieme ad alcuni elementi di corredo della tomba, appartenuti precedentemente alla Collezione Torlonia, fu venduto al Museum of Fine Arts di Boston nel 1898 dal collezionista Edward Perry Warren.
S. Gsell, Fouilles dans la Nécropole de Vulci, Paris 1891, p. 117, n. 86.
A. Fairbanks, Catalogue of Greek and Etruscan vases. 1. Early vases, preceding Athenian black-figured ware, Cambridge 1928, p. 162, n. 446, pl. XLIV.
Sulla classe dei lydia a vernice rossa: L.M. Michetti in Veio, Cerveteri, Vulci. Città d’Etruria a confronto, catalogo della mostra a cura di A.M. Moretti Sgubini, Roma 2001, pp. 48-49.