"oenochoé à embouchure trilobée, Symposion : Héraclès et Dionysos"
Oinochoe attica a figure nere, attribuita alla Classe del Vaticano G 47 (metà VI a.C.). Il collo del vaso è decorato con una catena di foglie d’edera, mentre la spalla con un motivo a linguette. Sul corpo è raffigurata una scena simposiale che vede Dioniso barbato stante sulla sinistra, con una ghirlanda di edera tra i capelli e la mano sinistra alzata a reggere un khantaros. Al centro della raffigurazione, compare Eracle semisdraiato su kline rivolto nella direzione del dio, con una mano portata al petto e l’altra a reggere una patera. A destra, una figura femminile vestita di chitone, porta un kalathos sopra la testa. Dallo sfondo emergono fronde di vite con grappoli d’uva e una faretra appesa insieme ad un arco. La decorazione figurata è incorniciata ai lati da catene di foglie d’edera.
C.V.
L’oinochoe, rinvenuta a Vulci, fu donata nel 1874, tramite cessione ereditaria, alla Bibliothèque nationale de France da Auguste Oppermann. Precedentemente aveva fatto parte della collezione Canino.
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