"oenochoé à embouchure trilobée, Satyre et chèvre"
Oinochoe attica a figure nere, attribuita alla Classe di Londra B630 (ca. 500 a.C.). Il vaso reca un’imboccatura trilobata a becco stretto. La spalla è decorata con un motivo a linguette. Sul corpo del vaso la scena figurata mostra un satiro affrontato ad un caprone. Il satiro, raffigurato sulla sinistra di profilo con lunga barba, coda di cavallo e orecchie a punta, protende le braccia all’avanti toccando con le dita della mano sinistra la bocca semiaperta della capra. Una cornucopia è raffigurata a terra tra le gambe del satiro. Dallo sfondo emergono rami di edera.
C.V.
L’oinochoe, rinvenuta a Vulci, fu donata nel 1874 tramite cessione ereditaria alla Bibliothèque nationale de France da Auguste Oppermann.
A. De Ridder, Catalogue des vases peints de la Bibliothèque nationale, Paris 1901-1902, n. 275 p. 182.
J.D. Beazley, Attic Black-Figure Vase-Painters, Oxford 1956, p. 525.4.
Corpus Vasorum Antiquorum: Paris, Bibliotheque Nationale 2, 47, pl. 64.6-8.