add_action( 'wp_footer', function() { ?>
Oinochoe etrusco-corinzia del Pittore della Sfinge Barbuta

"Oinochoe"

Provenienza: Vulci

Museo: University of Pennsylvania Museum of Archaeology and Anthropology

Città: Philadelphia

Oggetto: Oinochoe

Materiale: Ceramica

Classe: Etrusco-corinzia

Periodo: Età Orientalizzante 720-580 aC

Datazione: Ultimo quarto del VII sec. aC

Attribuzione: Pittore della Sfinge Barbuta

Iscrizione: n/d

Dimensione: H 27 cm; Ø 20,8 cm

Numero Inventario: MS642

Altro Inventario: 94 - Stevenson Etruscan Series Number

Data di Acquisizione: 1896, acquistata da A. Frothingham

Soggetto: Cinghiale, leoni, cervi

Decorazione Accessoria: Rosette, denti di lupo, baccelli, squame

Settore - Necropoli: Pitigliano (?), Necropoli di Poggio Buco

Altra Specifica: Tomba 26 (Pitigliano)

Anno Scoperta: Tra il 1894 e il 1895, scavi Mancinelli Scotti

Shares
Print Friendly, PDF & Email

Oinochoe etrusco-corinzia a bocca trilobata con breve collo cilindrico, ansa a triplice bastoncello e basso piede ad anello. La spalla è decorata da due fasce decorate rispettivamente da baccelli, alcuni dei quali campiti in rosso, e da piccole squame. La parte centrale del vaso è occupata da una fregio con teoria di animali (un cinghiale, tre leoni e due cervi), campiti in rosso con dettagli incisi, circondati da rosette rese a puntini. La parte inferiore del vaso è decorata da una fascia rossa e da denti di lupo. L’oinochoe rientra in un nutrito gruppo di vasi attribuiti al Pittore della Sfinge Barbuta, ceramografo di formazione corinzia attivo a Vulci intorno al 630 a.C.

F.B.

Stando alla documentazione di archivio disponibile l’oinochoe fu rinvenuta nella tomba 26 indagata in “proprietà Pacelli, in una località chiamata Poggio Buco situata a nord-est di Vulci”, forse da intendere come la necropoli di Poggio Buco di Pitigliano. La tomba fu scavata tra il 1894 e il 1895 da Francesco Mancinelli Scotti e le “cinque coppie di vasi” rinvenute al suo interno furono acquistate da Arthur Frothingham nel 1896 per poi confluire al Penny Museum insieme ad altri sei corredi provenienti dalle necropoli orientali di Vulci.

J.M. Turfa, The Etruscan World, New York 2013, p. 951, fig. 52.9.

J.M. Turfa, Catalogue of the Etruscan Gallery of the University of Pennsylvania Museum of Archaeology and Anthropology, Philadelphia 2005, p. 40, fig. 26; pp. 189-190, n. 189.

J.M. Turfa, I.B. Romano, A.B. Brownlee, D.J. White, Guide to the Etruscan and Roman Worlds at the University of Pennsylvania Museum of Archaeology and Anthropology, Philadelphia 2002, p. 25, n. 39.

E. Hall Dohan, Italic Tomb-groups in the University Museum, Philadelphia 1942, p. 103, n. 5.

S.B. Luce, Catalogue of the Mediterranean Section, Philadelphia 1921, p. 54, n. 23.

Richiedi più informazioni

Ho letto e accetto