"péliké, Concours musical et monde dionysiaque"
Pelike attica a figure rosse, attribuita al Pittore di Syleus (500-450 a.C.). Su entrambi i lati la decorazione figurata si sviluppa entro uno spazio metopale, delimitato in alto da un fregio di palmette e in basso da motivi a meandro alternati a motivi a scacchiera. Sul lato A, è rappresentato un citaredo riccamente abbigliato che suona stante alla presenza di due giovani e due figure virili barbate, alcuni stanti alcuni seduti. Sul lato B, è raffigurato Dioniso barbato che avanza verso destra, mentre volge la testa all’indietro. Il dio regge tra le mani un kantharos e un ramoscello di vite. Alla sua destra compare un satiro vestito solo di una pelle leopardata, con in mano un’oinochoe e un otre; alla sinistra un satiro in nudità suona il doppio flauto.
C.V.
La pelike, rinvenuta a Vulci, fu acquistata dalla Bibliothèque nationale de France tra il 30 Aprile e il 1 Maggio 1588 dal collezionista Désiré Raoul-Rochette.
A. De Ridder, Catalogue des vases peints de la Bibliothèque nationale, Paris 1901-1902, n. 390, pp. 283-286, pl. XIV.
J.D. Beazley, Attic Red-Figure Vase-Painters (2° ed.), Oxford 1963, pp. 250.13, 254.
R.-M. Becker, Formen attischer Peliken von der Pionier Group bis zum Beginn der Frühklassik II, Boblingen 1977, n. 145, p. 51.