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Piastra di corazza in bronzo a tre dischi

"Chestpiece (pectoral)"

Provenienza: Vulci (Provenienza attribuita)

Museo: Museum of Fine Arts

Città: Boston

Oggetto: Pettorale

Materiale: Bronzo

Classe: n/d

Periodo: Età Ellenistica 320-27 aC

Datazione: Ultimi decenni del IV sec. aC

Attribuzione: n/d

Iscrizione: n/d

Dimensione: H 32 cm; W 20,5 cm

Numero Inventario: 64.727

Data di Acquisizione: 1964, dono Robert E. Hecht Jr

Precedenti Collezioni: Collezione Robert E. Hecht Jr

Soggetto: Eracle, Dioscuri

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Piastra di corazza in bronzo di forma sub triangolare con tre dischi convessi decorati con protomi figurate realizzate a sbalzo. Se la figura di Eracle, nel disco inferiore, è facilmente distinguibile grazie alla leontè, meno sicuro è il riconoscimento delle due divinità rappresentate nei dischi in corrispondenza del petto, identificabili con i Dioscuri o, meno probabilmente, con con Helios e Selene (Apollo e Artemide). L’intera corazza, con funzione di protezione della parte toracica, prevedeva anche una lamina dorsale posizionata sulla schiena e assicurata alla piastra pettorale mediante delle fascette rettangolari in lamina di bronzo (spallacci), di cui rimangono le cerniere collegate agli anelli sul margine superiore. In prossimità dei fianchi le due parti erano unite mediante due fascioni rettangolari, sempre in lamina di bronzo, di cui si conserva una placchetta di fissaggio laterale con ribattino centrale. Lungo il bordo si conservano i fori destinati al fissaggio dell’imbottitura interna. L’esemplare di Boston si discosta dal gruppo di corazze a tre dischi riferibili ad un atelier attivo in Italia meridionale (area lucano-sannitica e più in generale, sabellica) nella seconda metà del IV sec. a.C. Alcuni elementi decorativi e tecnici suggeriscono, infatti, la sua affinità con ambienti sabellici più settentrionali e con il mondo etrusco.

M.B.

La corazza, dubitativamente proveniente da una delle necropoli di Vulci, entrò nella collezione del noto mercante d’arte svizzero Robert E. Hecht Jr. e fu donata al Museum of Fine Arts di Boston il 13 maggio del 1964.

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