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Piatto attico a figure rosse di Epiktetos

"plat, Satyre à l'aulos"

Provenienza: Vulci

Museo: Bibliothèque nationale de France (BnF)

Città: Parigi

Oggetto: Piatto

Materiale: Ceramica

Classe: Attica a figure rosse

Periodo: Età Arcaica 580-480 aC

Datazione: 520 aC

Attribuzione: Epiktetos

Iscrizione: Greca

Dimensione: H 1,5 cm; Ø 19,2 cm

Numero Inventario: De Ridder.509

Altro Inventario: Oppermann.ca.160 ; A.O.326

Data di Acquisizione: 1874, eredità

Precedenti Collezioni: Collezione Oppermann; collezione Barre; collezione de Pourtalès; collezione Canino

Scena: Musicale

Soggetto: Satiro

Anno Scoperta: 1829

BEAZLEY Archive: 200618

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Piatto attico a figure rosse del Pittore Epiktetos (520 a.C.). All’interno del medaglione un satiro itifallico si staglia sullo sfondo nero del tondo. Egli è raffigurato in nudità, mentre procede verso destra volgendo la testa all’indietro. Il satiro è caratterizzato da una lunga barba, capelli ondulati i cui contorni sono incisi e ghirlanda di foglie d’edera che gli recinge il capo. Il volto e le gambe sono mostrati di profilo, mentre il busto appare di tre quarti. Al pene eretto è appesa la custodia dell’aulos rifinita da punte sfrangiate. Il satiro regge un flauto per ciascuna delle mani. Si noti la ricerca del pittore nell’adattamento della figura alla forma del vaso: le gambe seguono la curvatura del piatto, in assenza di una linea di esergo. In rosso sovradipinto sono resi particolari quali la corona, la coda e la firma del pittore: Επικτετος εγραφσεν (Epiktetos l’ha dipinto). Caratteristico di tale ceramografo è la resa dell’occhio, la cui pupilla è leggermente staccata dal bordo superiore.

C.V.

Il piatto fu rinvenuto a Vulci nel 1829. Nel 1874 fu acquisito tramite cessione ereditaria dalla Bibliothèque nationale de France. Precedentemente aveva fatto parte della collezione privata di Auguste Oppermann, Albert Barre, James-Alexandre de Pourtalès e del Principe di Canino.

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