add_action( 'wp_footer', function() { ?>
Specchio etrusco inciso in bronzo con Elena e Agamennone

"miroir, Présentation d’Eros à Jupiter et Hélène et Agamemnon à Leuké"

Provenienza: Vulci

Museo: Bibliothèque nationale de France (BnF)

Città: Parigi

Oggetto: Specchio

Materiale: Bronzo

Classe: n/d

Periodo: Età Ellenistica 320-27 aC

Datazione: 320 aC

Attribuzione: n/d

Iscrizione: Etrusca

Dimensione: Ø 20,3 cm; H 29,5 cm

Numero Inventario: bronze.1287

Altro Inventario: Chabouillet.3124

Data di Acquisizione: 1836, acquistato da Durand Edme-Antoine

Precedenti Collezioni: Collezione Durand

Scena: Mitologica

Soggetto: Eracle, Epiur, Tinia, Venere, cigno, Elena, Agamennone, Menelao, Paride, Mean, Aevas, Lasa Thimrae, Lasa racuneta

Anno Scoperta: 1833

Shares
Print Friendly, PDF & Email

Specchio etrusco in bronzo, a disco circolare con codolo.  Lo specchio, il cui manico in materiale deperibile è perduto, presenta sul retro una complessa decorazione che si sviluppa su tre registri, con tredici personaggi identificati da iscrizioni incise. Dal 1834, il soggetto principale della rappresentazione è stato interpretato come la riconciliazione tra Elena e Menelao, per intervento dell’ombra di Agamennone. Nel registro superiore Eracle presenta un bambino alato (Epiur) a Giove (Tinia). Quest’ultimo, al centro, è seduto su un trono riccamente decorato; il petto è in nudità, mentre le gambe sono avvolte da una clamide decorata con ricami. Nella mano sinistra il dio tiene il fulmine che appoggia alla spalla. I piedi poggiano su una scala sorretta da due sfingi. La testa diademata è rivolta a sinistra, in direzione del bambino (Epiur) portato da Ercole (Herclé). L’eroe, anch’esso diademato, è raffigurato imberbe e in nudità. Con la mano destra regge la clava, mentre tiene Epiur con il braccio sinistro ricoperto di pelle di leone. Il bambino è nudo, con le ali spiegate. Ai lati di questo gruppo centrale sono rappresentate due dee sedute su sgabelli riccamente decorati. Quella alle spalle di Giove è una Venere etrusca, Thalna. Un cigno è posto ai suoi piedi. Dietro Ercole vi è un’altra Venere etrusca (Turan). La dea si appoggia con la mano destra ad uno scettro ornato da una melagrana. Ai suoi piedi è posto un ramo di mirto. Nel registro mediano Elena (Elina), vestita con un ricco costume frigio, è seduta su un trono decorato con teste di leone. Porge la mano a una figura virile barbata e riccamente abbigliata che arriva da destra: Agamennone (aχmemrun). Il re di Micene ha il capo coperto da un lembo del suo mantello o sudario. Tra di loro è raffigurato Menelao (Menle) vestito semplicemente di una clamide. Egli si appoggia con la mano sinistra su una lancia e tiene una phyale nella mano destra. Dall’altra parte di Elena è rappresentato Paride (elχsntre), seminudo e rivolto a sinistra. Tiene nella mano destra una lancia e avanza verso Mean (divinità etrusca personificante la Vittoria), che regge una larga banda ed è affiancata da una cerva. All’estrema sinistra compare Aevas (Memnone o Aiace), glabro e in nudità, indossa semplicemente un berretto frigio. Dietro Agamennone è rappresentata Lasa Thimrae che tiene in mano un alabastro e un discerniculum. Nel registro inferiore Lasa racuneta è raffigurata adagiata su un calice di fiori, in nudità e con un diadema sul capo. Il suo collo è ornato da un collana e le sue ali sono spiegate. Tiene nella mano sinistra un alabastro e nella destra un ago di profumo. Lo specchio si data intorno al 320 a.C.

C.V.

 

Lo specchio in bronzo, rinvenuto a Vulci, fu acquistato dalla Bibliothèque nationale de France il 1 Giugno 1836. Precedentemente aveva fatto parte della collezione E.-A. Durand.

AA.VV., Les Etrusques en toutes lettres, Cinisello Balsamo 2015, p. 71, n. 21.

Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae: VIII, Menelaos/Menle (S), p. 843, n. 12, Zeus/Tinia, p. 407, n. 77.

L.B. Van der Meer, Interpretatio etrusca. Greek myths on Etruscan mirrors, Amsterdam 1995, p. 93, fig. 38.

Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae: VII, Thalna, pp. 900-901, n. 8.

Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae: VI, Lasa, p. 218, n°4, Mean, p.383, n. 3.

Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae: V, p. 216, Herakles/Hercle, n. 153.

Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae: IV, Helene/Elina, p. 567, n. 32.

Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae: III, Epiur, p. 810, n. 1.

Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae: II, Aphrodite/Turan, p. 174, n. 31.

Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae: I, Agamemnon, p. 272, n. 102, Aias II, p. 349, n. 115, Alexandros, p. 521, n. 106.

A.J. Pfiffig, Herakles in der Bilderwelt der etruskischen Spiegel, Graz 1980, pp. 82-83, fig. 25.

A. Hus, Les Bronzes étrusques, Bruxelles 1975, pp. 135-136, pl. 68.

A. Rallo, Lasa. Iconografia e esegesi, Firenze 1974, n. 13, pl. 26.

D. Rebuffat-Emmanuel, Le Miroir étrusque, d’après la collection du Cabinet des Médailles, Roma 1973, pp. 51-64.

E. Babelon, J.-A. Blanchet, Catalogue des Bronzes Antiques de la Bibliothèque nationale, Paris 1895, pp. 502-503, n. 1287, fig. 1287.

A. Chabouillet, Catalogue général et raisonné des camées et pierres gravées de la Bibliothèque impériale, Paris 1858, n. 3124.

Richiedi più informazioni

Ho letto e accetto