"Hand Mirror"
Specchio in bronzo, datato al 470-450 a.C. Rappresenta la dea Eos che sorregge tra le braccia il figlio morto Memnone, ucciso in duello da Achille. Viene qui ripreso un tema tratto dall’Iliade. Il fanciullo ha ancora nella mano destra la spada, mentre dalla testa gli cade l’elmo. La scena rappresenta esattamente il momento in cui Eos prende da terra il figlio, l’artista così vuole fare un fermo-immagine del momento. Tutto intorno gira un ramo di vite, con le foglie che si alternano al ramo stesso. All’attacco dell’impugnatura dello specchio stesso è presente una decorazione floreale.
Trovati nelle tombe delle donne, gli specchi di bronzo erano lussuosi beni personali usati nella vita e poi sepolti con i morti per l’uso nell’aldilà. Un lato era molto lucido; sull’altro lato era solitamente incisa una scena mitica.
C.M.P.