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Stamnos attico a figure nere del Gruppo del Perizoma

"stamnos, Dispute du trépied"

Provenienza: Vulci

Museo: Bibliothèque nationale de France (BnF)

Città: Parigi

Oggetto: Stamnos

Materiale: Ceramica

Classe: Attica a figure nere

Periodo: Età Arcaica 580-480 aC

Datazione: 510-500 aC

Attribuzione: Gruppo del Perizoma

Iscrizione: Greca

Dimensione: H 34,5 cm; L 34 cm; Ø 27,7 cm

Numero Inventario: De Ridder.251

Altro Inventario: Luynes.716 (Inv.116)

Data di Acquisizione: 1862, donata da Honoré Théodore d'Albert duca di Luynes

Precedenti Collezioni: Honoré Théodoric d’Albert, duca di Luynes; Beugnot Gustave Adolphe; Principe di Canino

Scena: Mitologia, scena dionisiaca

Soggetto: Eracle, Apollo, cerva, Leto, Menadi, Dioniso, satiro

Decorazione Accessoria: Linguette, denti di lupo

BEAZLEY Archive: 473

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Stamnos attico a figure nere, attribuito al Gruppo del Perizoma (510-500 a.C.). La parte superiore della spalla è decorata da un motivo a linguette. Sul lato A, è raffigurata la contesa del tripode tra Eracle e Apollo. L’eroe in nudità fugge verso sinistra, brandendo la mazza sopra la testa e portando sotto braccio il tripode. Apollo lo insegue, afferrando con la mano sinistra una gamba del tripode; il dio è coronato di alloro e porta una faretra piena di frecce sopra la corta tunica decorata. Tra le due figure vi è una cerva, mostrata di profilo verso destra, con il muso sollevato a guardare il tripode. Dietro al dio compare una figura femminile con himation gettato sulle spalle e la mano destra protesa in avanti, identificata da iscrizione Λετος(χ) (Leto). La scena è arricchita da epigrafi nonsense: hεαριος, αφχνγα(.)τ. Nel lato B, è raffigurata una scena dionisiaca: due menadi dalle lunghe vesti adorne in bianco e rosso suonano i crotali attorno a Dioniso barbato. Il dio, vestito di chitone e himation, è coronato d’edera e regge un kantharos con la mano sinistra. Un satiro itifallico danza sulla sinistra. Un motivo a palmette incrociate decora le anse, denti di lupo dipartono dal piede.

C.V.

 

Lo Stamnos, rinvenuto a Vulci, fu donato alla Bibliothèque nationale de France nel 1862 dal collezionista Honoré Théodoric d’Albert, duca di Luynes. Precedentemente aveva fatto parte della collezione privata di Beugnot Gustave Adolphe e del Principe di Canino.

S. Chiarini, The So-called Nonsense Inscriptions on Ancient Greek Vases, Leiden 2018, p. 437..

C. Colonna, De Rouge et de Noir. Les vases grecs de la collection de Luynes, Paris 2013, p. 72, n. 41.

J. Boardman, Les Vases athéniens à figures noires, Paris 1996, p. 112, n. 221.

Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae: V, Herakles, n. 3033, p. 138.

Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae: III, Dionysos, n. 308, p. 452.

D. von Bothmer, “The Struggle for the Tripod”, in U. Höckmann, A. Krug (a cura di), Festschrift für Frank Brommer, Mayence 1977, p. 57, n. 123.

B. Philippaki, The Attic stamnos, Oxford 1967, pp. 19, 24, pl. 14.2.

Corpus Vasorum Antiquorum: Paris, Bibliotheque Nationale 2, 57, pls. 77.3-4, 78.1-3.

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S. Reinach, Répertoire des vases peints grecs et étrusques, Paris 1899-1900, p. 252, n. 1.

J.-J. De Witte, Description de la collection d’antiquités de M. le vicomte Beugnot, Paris 1840, n. 37.

J.-J. De Witte, Jean-Joseph, baron. Description d’une collection de vases peints et bronzes antiques provenant de fouilles de l’Etrurie, Paris 1837, p. 45, n. 8.

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