"stamnos"
Stamnos attico a figure rosse provvisto di coperchio, attribuito al Pittore delle Sirene (480 a.C.). La parte superiore della spalla è decorata con un motivo a linguette. Sul lato A, è raffigurata la contesa del tripode tra Eracle e Apollo. L’eroe vestito di leonthé fugge verso sinistra, brandendo la mazza sopra la testa e portando sotto braccio il tripode. Apollo fronteggia Eracle, afferrando con la mano destra la clava, mentre regge con la sinistra arco e freccia; il dio è coronato di alloro ed indossa un himation che lascia intravedere il corpo in nudità. Tra le due figure vi è una cerva, mostrata di profilo verso sinistra, con il muso sollevato ad assistere alla contesa. Dietro al dio compare una figura femminile vestita di chitone e himation, con una tiara sul capo e un fiore nella mano destra (Leto?). Alle spalle di Eracle, invece, è rappresentata la dea Atena vestita di chitone, himation ed egida, che regge in una mano la lancia, nell’altra l’elmo. Nel lato B, è raffigurata l’uccisone di Medusa da parte di Perseo. Da sinistra compare una Gorgone che si precipita di corsa in direzione di Perseo. La dea Atena armata si frappone tra l’eroe e la figura mostruosa. Perseo fugge verso destra reggendo la bisaccia con la testa di Medusa, il cui sangue fresco scorre ancora. Le scene figurate sono incorniciate ai lati da melograni stilizzati e in basso da un fregio di meandri alternati a crocette. Nel lato A è presenta l’iscrizione: καλὸς (ε)ἶ (sei bello); mentre sotto il piede sono graffite le lettere: ΗΕ.
C.V.
Lo stamnos fu rinvenuto a Vulci e fu acquistato nel 1879 dal Musée du Louvre. Precedentemente aveva fatto parte della collezione di Luciano Bonaparte principe di Canino, della collezione Paravey e della collezione di G.A. Beugnot.