add_action( 'wp_footer', function() { ?>
Stamnos attico del Gruppo di Londra E445

"Stamnos"

Provenienza: Vulci

Museo: British Museum

Città: Londra

Oggetto: Stamnos

Materiale: Ceramica

Classe: Attica a figure rosse

Periodo: Età Classica 480-320 aC

Datazione: 480-450 a.C.

Attribuzione: n/d

Iscrizione: n/d

Dimensione: H 36,83 cm

Numero Inventario: 1837,0609.64

Data di Acquisizione: 1837

Precedenti Collezioni: Luciano Bonaparte

Scena: Mitologica

Soggetto: Paride, Hermes, Hera, Atena, Afrodite, Poseidone, Nike, Dioniso, Monte Ida

Decorazione Accessoria: Meandro

BEAZLEY Archive: 202324

Shares
Print Friendly, PDF & Email

Stamnos attico a figure rosse, del Gruppo di Londra E445. Rappresenta su un lato il giudizio di Paride. Sotto l’ansa sinistra del vaso una massa grezza e irregolare della stessa altezza delle figure è lasciata rossa, e segnata da pennellate marroni, indicanti il ​​monte Ida. Ai piedi di esso un ariete raffigurata verso destra. Verso questo, Paride, un giovane inghirlandato in himation bordato, con chelis nella mano sinistra e nella mano destra premuto di lato, si muove rapidamente; si gira a guardare Hermes, che avanza a grandi passi e lo afferra per la spalla destra, toccandogli la schiena con il caduceo, di cui si vede solo l’estremità chiodata; Hermes è barbuto e inghirlandato, e ha lunghi capelli raccolti dietro, con una ciocca appesa (parotis), un chitone corto, clamide bordato, petasos che pende sulla schiena e talaria allacciata e alata; sui talloni vi sono cerchi tratteggiati. Dietro di lui avanzano le tre dee; prima Hera, che indossa un chitone con maniche, un mantello allacciato sulla spalla sinistra, sul capo un calathos decorato con quattro motivi orizzontali, porta lo scettro nel braccio sinistro, e con un gesto alza la mano destra aperta come incoraggiamento a Paride. Poi Atena, in lungo chitone con apoptigma, mantello, egida puntinata, con frangia di serpenti, e tenia puntinata legata con un fiocco dietro la testa; i suoi lunghi capelli sono sciolti come quelli di Hera, ma le punte sono passate attraverso un panno annodato; porta la sua lancia orizzontalmente nella sua mano sinistra; manca la mano destra; si gira a guardare Afrodite, il cui corpo è tagliato in due dallo spazio lasciato sotto l’ansa; indossa un chitone a maniche lunghe, un mantello e una corona a raggi e tiene un fiore nella sua mano destra verso il viso. I suoi lunghi capelli pendono sciolti lungo la schiena. Sul lato opposto Poseidone, Nike e Dioniso. Poseidone a sinistra, con chitone e mantello a maniche lunghe, lunga barba e capelli che gli ricadono sulle spalle, tiene un delfino nella mano sinistra e un lungo tridente appoggiato alla spalla sinistra, porge a destra una fiala che sarà riempita da Nike, che si dirige verso di lui, reggendo un oinochoe nella sua mano destra; nella sua mano sinistra è presente un disco circolare, sfumato in marrone assottigliato (probabilmente una phiale). Le sue ali sono spiegate su ciascun lato e ha un lungo chitone ionico con apoptigma, allacciato, una collana con pendente a croce e un filetto che le avvolge i capelli dietro. A destra è raffigurato Dioniso, barbuto, inghirlandato di edera, con lunghi capelli ondulati, chitone e mantello a maniche lunghe, si allontana verso destra, guardando indietro; nella mano destra ha un kantharos, e nella sinistra un tirso. Dioniso e Poseidone hanno le labbra socchiuse, come se parlassero. Presenta sotto ogni scena un meandro come decorazione.

C.M.P.

Acquistato da: Lucien Bonaparte, Principe di Canino e Musignano.

American Journal of Archaeology: 41 (1937) 603, FIG.2 (A).

Beazley, JD, Attic Red-Figure Vase-Painters, 2a edizione (Oxford, 1963): 217.1.

Beazley, JD, Attic Red-figure Vase -pittori, 1a ed. (Oxford, 1942): 145.

Beazley, JD, Attische Vasenmaler des rotfigurigen Stils (Tübingen, 1925): 87.3.

Corpus Vasorum Antiquorum: LONDON, BRITISH MUSEUM 3, III.Ic.9, PL.(186) 21.5AD.

Gerhard, E., Auserlesene Vasenbilder (Berlino, 1840-58): PLS.174-5.

Per il copricapo di Era, cfr. Gerhard, Ant. Bildw. pl. 43.
Gerhard, loc. cit. si riferisce al conflitto di Poseidone e Dioniso a Naxos, a cui allude Plutarco, Symp. ix. 6: (Ποσειδώνα) ηττωμένον πολλάκις…έv Νάξω δε υπο Διονύσου, e cita una moneta di Tenos in cui entrambi gli dei appaiono in un tempio comune. Ma in questa scena, dei due, Dioniso ha sicuramente l’aria della sconfitta, Poseidone del vincitore.

Richiedi più informazioni

Ho letto e accetto