"statue"
Statua di leone alato in nenfro seduto su piedistallo, con fauci spalancate e lingua pendula. Dal busto dipartono ampie ali arricciate, con piumaggio reso mediante profonde scanalature che caratterizzano anche la pelliccia delle zampe anteriori. Risulta mancante di parte dell’orecchio sinistro, della mascella e degli arti posteriori. La superficie della scultura risulta erosa in più punti. Come esemplari simili conservati a Vulci, Firenze, Basilea, Copenaghen, Oxford, New York, Boston e Malibù, il leone parigino è ascrivibile al “primo gruppo dei leoni vulcenti” isolato da W.L. Brown, prodotto di una bottega attiva a Vulci nei primi decenni del VI secolo a.C.
C.V.
La scultura di leone alato, attestata sul mercato antiquario dagli inizi degli anni ’60, fu acquistata dal Musée du Louvre nel 1975 senza indicazione di provenienza.
F. Gaultier, L. Haumesser, K. Chatziefremidou, L’Art étrusque: 100 chefs-d’oeuvre du Musée du Louvre, Paris 2013, pp. 72-73, n. 32.
M.C. Guillard-Le Bourdellès (a cura di), La recherche au musée du Louvre. 2012, Paris 2014 , pp. 250-251.