"Leopard"
Statua di pantera in nenfro scolpita in un unico pezzo e mancante della parte inferiore e della base. Il felino è rappresentato in posizione accovacciata, con la testa rivolta da un lato, secondo uno schema comune ad altre sculture di analogo soggetto, e con la coda arricciata sopra la coscia destra. La testa, scolpita aderente al collo, è caratterizzata da grandi occhi a mandorla, leggermente obliqui, che sottolineano il grosso naso dal profilo squadrato con superficie animata da solcature orizzontali. Le ampie orecchie circolari aderiscono al cranio arrotondato. La statua di pantera rientra in un gruppo di sculture di felini di produzione vulcente che dovevano essere poste in coppia, in posizione speculare, a guardia del sepolcro. Particolari affinità si riscontrano con una statua frammentaria di pantera conservata al Museo Archeologico di Vulci, prodotto di una bottega locale attiva nel primo quarto del VI secolo a.C.
M.B.
La statua di pantera in nenfro fu donata, dopo un breve periodo di prestito, al Museum of Fine Arts di Boston il 26 dicembre del 1963 da Horace L. Mayer. Il collezionista la acquistò lo stesso anno, insieme ad un’altra statua di pantera di provenienza vulcente, dall’Hesperia Arts di Philadelphia.
M.B. Comstock, C.C. Vermeule, Sculpture in Stone:The Greek, Roman and Etruscan Collections of the Museum of Fine Arts, Boston 1976, n. 389.
A. Hus, La statuaire en pierre archaïque de Vulci, in La civiltà arcaica di Vulci e la sua espansione, Atti del X convegno di Studi Etruschi ed Italici (Grosseto, Roselle, Vulci 1975), Firenze 1977, p. 42, n. 17, tav. XIV.c.
Sulla statua frammentaria di pantera al Museo Archeologico di Vulci: A.M. Moretti Sgubini, in Etruschi, le antiche metropoli del Lazio, Catalogo della mostra a cura di M. Torelli, A.M. Moretti Sgubini, Roma 2008, p. 105, n. 104.