"Statue"
Statua in gesso alabastrino raffigurante un’offerente in posizione stante su una base. La testa è squadrata, con la bocca in un sorriso accennato e gli occhi ampi. Sulla testa i capelli sono piatti e cinti da una benda, mentre le lunghezze cadono sulla schiena e le spalle in lunghe trecce.
Indossa un lungo chitone, coperto da himation, con cintura e sandali. Ha gli avambracci piegati in avanti con la mano destra in un gesto di offerta con il palmo rivolto verso l’alto e il pollice alzato, mentre la mano sinistra è chiusa e forata. Le braccia e i piedi sono aggiunti al corpo. Gli oggetti che una volta reggeva nelle mani sono andati perduti.
Originariamente dovevano esserci decorazioni dorate sulla cintura e sui sandali, dipinti di rosso, mentre tracce di blu e giallo sono visibili sul bordo del mantello, mentre tracce di nero sono presenti sui capelli.
Il pezzo si data intorno al primo quarto del VI sec. a.C.
L. A.
Il pezzo fu rinvenuto nel 1839 nella cd. tomba di Iside di Vulci durante gli scavi di Lucien Bonaparte. Nel 1843 fu acquisito da E. Braun e poi venduto al British Museum nel 1850.
F. N. Pryce, A. H. Smith, Catalogue of Greek Sculpture in the British Museum, Londra 1975-1976, p. 156 (cat. D1),
S. Haynes, The‘Isis-Tomb’: do its contents form a consistent group? In: A. Neppi Modona (a cura di), La civiltà di Vulci e la sua espansione. Atti del X Convegno di studi etruschi ed italici, Firenze 1977, pp. 17-29.
M. Cristofani, Civiltà degli Etruschi, 1985, p. 261 (cat. 10.1).