"Votive figure"
Statuina in bronzo di un uomo che abbraccia una donna, in piedi su una base quadrata con fori in ogni angolo per i chiodi per attaccarlo a qualche oggetto. Entrambi hanno le braccia intorno alla schiena, lui ha la mano destra sul seno destro di lei, e con la mano sinistra lei regge la gonna della tunica. Entrambi indossano stivali a punta e mantelli drappeggiati sopra una spalla e mezzo diadema, con una folta frangia o rotolino di capelli che incornicia il viso da un orecchio all’altro; i capelli dell’uomo ricadono rigogliosi sulla schiena, mentre i capelli della donna sono arrotolati su uno sphendonè. Forse rappresenta Tinia (Zeus) e Uni (Hera).
Le teste, gli occhi e le mani sono sproporzionatamente grandi e tipiche dei bronzi etruschi arcaici di piccola scala.
Ci sono stati diversi suggerimenti sull’identità della coppia, ma una probabile identificazione è che siano Tinia e Uni, gli equivalenti etruschi di Zeus ed Era. È più probabile che rappresentino divinità che dedicatori.
Anche se nell’artigianato etrusco saltellanti satiri e menadi sono spesso mostrati in intimi abbracci, questo è meno frequente tra gli esseri umani e tende a essere caratteristico delle coppie ‘sposate’, sottolineando l’importanza della coppia nella società etrusca. L’aspetto simile a Zeus dell’uomo e il fatto che entrambi indossino diademi suggeriscono che si tratti di una coppia aristocratica impegnata in “maestosi amori”, paragonabili all’attività di Zeus ed Era.
C.M.P.
Esposto nel 2014, 22 marzo-30 settembre, Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona, ‘La Gran Bretagna e gli Etruschi’.
Lasciato in eredità da: Richard Payne Knight.
Brendel, O., ‘Etruscan Art’, Pelican History of Art 1978 p. 301, fig. 220.