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Uovo di struzzo decorato

"vessel; decorated egg"

Provenienza: Vulci

Museo: British Museum

Città: Londra

Oggetto: Uovo di struzzo decorato

Materiale: Uovo di struzzo

Classe: Elemento decorativo

Periodo: Età Orientalizzante 720-580 aC

Datazione: VII sec. aC

Attribuzione: n/d

Iscrizione: Lettera

Dimensione: H 15,50 cm; Ø 13,20 cm

Numero Inventario: 1850,0227.7

Data di Acquisizione: 1850

Precedenti Collezioni: Collezione Bonaparte

Scena: teoria di animali

Soggetto: teoria di animali

Decorazione Accessoria: palmette; rosette; geometrica

Settore - Necropoli: Necropoli della Polledrara

Altra Specifica: Tomba di Iside

Anno Scoperta: 1839

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Uovo di struzzo con decorazione intagliata in bassorilievo, originariamente dipinto. La decorazione presenta un fregio figurato, incorniciato superiormente e inferiormente da due bande di fiori di loto stilizzati. La scena raffigura una teoria di animali: un leone che assalta e atterra un cervo o un toro, un ariete attaccato da un leone; un cane o un maiale tra uno stelo di loto. Seguono due leoni accovacciati e affrontati e un cervo pascente verso sinistra. La parte superiore dell’uovo è forata con un’apertura più grande circondata da fori più piccoli. Gli spazi vuoti sono riempiti con triangoli a tratteggio e rosette. Sulla superficie sono presenti tracce di incrostazioni bronzee e una lettera “A” incisa.  Il pezzo (così come quello con n. inv. 1850.0227.5-8-9) databile al VII sec a.C. potrebbe essere stato realizzato in Etruria da un artista vicino all’artigianato del Mediterraneo orientale e allo stile protocorinzio, forse immigrato dal Vicino Oriente.

L. A.

Il pezzo fu rinvenuto nel 1839 nella cd. tomba di Iside di Vulci durante gli scavi di Lucien Bonaparte. Nel 1843 fu acquisito da E. Braun, poi venduto al British Museum nel 1850. La provenienza dalla Tomba di Iside non è unanimemente accettata. S. Haynes sottolinea il fatto che Mrs. Hamilton Gray menziona uova di struzzo conformati a tazza e dipinti, sia uova di struzzo intere con decorazione incisa. G. Micali menziona invece sei uova nel 1844, numero che viene ripetuto da G. Dennis nel 1878, dopo averle viste presso la collezione di E. Braun. Secondo A. Rathje la provenienza dal gruppo della Tomba di Iside è da accettare.

S. Haynes, The ‘Isis-Tomb’: do its contents form a consistent group? in A. Neppi Modona (a cura di), La civiltà di Vulci e la sua espansione. Atti del X Convegno di studi etruschi ed italici, Firenze 1977, pp. 17-29.

J. Swaddling, Italian Iron Age artefacts in the British Museum: papers of the sixth British Museum Classical Colloquium, London 1986, pp. 397-398.

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